Tu non nascesti audace

Senza ritmo né intreccio, non un fatto che abbia valore nel catturare l'interesse del lettore, insomma, scialbo. I protagonisti non hanno, spessore psicologico e i dialoghi sono piatti.

Non so se Stefano Jacini sia discendente dell'omonimo ministro cavouriano della Inchiesta agraria. Nemmeno se la sua famiglia sia quella del palazzo Jacini a Triuggio (MB). Ma a me è piaciuto immaginare che la vicenda del libro sia ambientata proprio lì, sui primi rilievi morenici della Brianza, e non nella bassa milanese (e nel finale del libro alcuni cenni descrittivi potrebbero avvalorare la mia fantasia). Comunque il libro è godibilissimo, ben tratteggiata la figura di Federico, nobiluomo resistente ai nazisti a suo modo, indolente ma anche disincantato davanti ai corsi e ricorsi storici. Sullo sfondo il tema del ruolo dei semplici cittadini/contadini/sacerdoti anche sfollati contro gli occupanti.