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È possibile che una raccolta di racconti, soprattutto se si tratta di tutti i racconti abbia sempre un livello altissimo, pagina dopo pagina? Sì, se a scriverli è Flannery O'Connor, che andrebbe osannata almeno quanto se non di più i suoi illustri colleghi che come lei hanno saputo raccontare la società americana.
Bella la struttura di questi racconti 'a staffetta'. Non sono proprio tutti a sé stanti; alcuni sono come lo spin-off uno dell'altro. Più facili da seguire, perciò, perché la mia difficoltà nei racconti che, seppur brevi ti costringono ogni poche pagine ad un reset di luoghi e personaggi che cambiano, sta proprio nella loro frammentazione e discontinuità. Qui invece mantengono un collegamento, un leitmotiv, patterns ricorrenti che restituiscono lo stesso mood aiutando nella fidelizzazione; in pratica, si passano il testimone l'un l'altro, si richiamano tenendo bene l'interesse, fra concetti quali "arte fonetica" e descrizione del processo creativo. Mi è venuta voglia che da ogni raccontino avesse sviluppato un romanzotto più corposo su questa umanità realistica e perversamente distorta soprattutto nei rapporti strettamente famigliari, in cui il sublime e il demoniaco si esplicitano e confliggono catastroficamente; un'umanità spesso pervicacemente soccorevole, compassionevole e, allo stesso tempo, inesorabilmente letale. Niente da dire: la signora Flannery aveva un eccezionale talento nel capovolgimento e nello stravolgimento dell'ovvio, nella rottura violenta dei canoni morali e sovvertimenti comportamentali. Graziata ['gifted' renderebbe di più], da un linguaggio fenomenale, in particolare nelle descrizioni fisiche, scolpisce fulminea e impietosa a colpi di sgorbia visi, corpi ed espressioni da lasciare divertiti e meravigliati: lei non scriveva proprio come una donna: "Era una ragazza alta, giallo chiaro, con la bocca come una grossa rosa rossa scurita e avvizzita. Aveva i capelli raccolti in cima alla testa a strati sovrapposti che prendevano da una parte, come la torre di Pisa." "Un agglomerato di edifici, appena visibile, sorgeva sulla collina alla loro destra come uno sfogo di foruncoli." Da una NON appassionata di racconti e di scrittrici, una lettura consigliata.
Un insieme di capolavori, uno dopo l'altro. Non per niente parliamo di una donna!
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