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La tristezza viene declinata per ogni ambito della vita, per ogni età, sempre però all’interno di un unico periodo storico, nella seconda metà del 900 in America. Cosa porta con sé un periodo storico simile? E cosa porta alla mente l’America? Il Sogno Americano sta alla base di ogni racconto, Il Benessere, che tipo di benessere? La raccolta gira attorno al valore personale che si dà al concetto di “arrivare” e “realizzarsi”, piano piano ne distrugge le basi, mostrandone i punti deboli e i paradossi. La narrazione gioca sul fatto che nulla sia certo, dalla trama alla psicologia dei personaggi, ma anche, e soprattutto, la reazione del lettore. Il mondo disegnato è composto da tanti piccoli egoisti che si incontrano, all’inizio sembra che il protagonista sia un eroe, poi si rivela pronto a fare del “bene” solo per un secondo fine. Così una maestra si renderà conto che non per forza la negligenza scolastica è l’effetto di un brutto passato, dei soldati semplici metteranno in dubbio l’odio provato verso un uomo troppo dedito alla sua causa e non disumano, e tu, a chi daresti la colpa di un matrimonio che fallisce prima ancora di iniziare se un po’ di colpa l’hanno entrambi? Io posso capire una donna che tradisce mentre il marito è chiuso da anni in ospedale e vive nel suo microcosmo, posso capirla e al contempo non accettare quello che fa, tu riusciresti a prendere una posizione netta? Probabilmente tu sì, perché sei un altro lettore. In questo mare di incertezze, solo un racconto mi ha fatto stare totalmente dalla parte del protagonista, forse perché è il tipo di crudeltà e violenza che giustifico di più, è la violenza nei confronti di sé stessi. “Una gran voglia di punizione”, parla di un uomo che ha la capacità di farsi trasportare dagli eventi e ama prevedere la catastrofe senza contrastarla, lascia che le cose vadano da sole, parla di quegli esseri umani che vivono il proprio fallimento come se fosse un’opera teatrale alla quale assistere in prima fila.
Capolavoro di Yeats, per me superiore anche al più famoso Revolutionary road. I temi sono simili, ma il racconto meglio si addice allo stile semplice dell'autore. Il romanzo, pure interessante, a volte scade un po' nella noia, questo non capita in storie di 20-30 pagine.
Premetto che non amo molto le raccolte di racconti, preferisco i libri a tema unico. Tuttavia ho letto Gente di Dublino di Joyce (con un ultimo racconto che valorizza tutto il libro) i 49 racconti di Hemingway (alcuni veramente molto belli), diario d'Irlanda di Boell (un inno alla terra d'origine della sua famiglia) ed ho appena terminato questo di Yates. Ho letto i primi due racconti uno dopo l'altro, e mi sono accorto che, mentre leggevo il secondo pensavo ancora al finale del primo. Così ho continuato a leggerli uno ad uno, staccando tra un racconto e l'altro, quasi per metabolizzare, piano piano, la lettura, quasi come bere lentamente, centellinandolo, un buon bicchiere, con un retrogusto forse un po' troppo amaro. Il titolo è appropriato e Yates ci mette di fronte a problemi esistenziali pesantissimi, derivati da situazioni qualche volta anche abbastanza difficili , ma anche da problematiche all'apparenza abbastanza futili. E' un'infelicità profonda quella che attanaglia molti protagonisti, il senso di sentirsi in totale a-sintonia con il mondo e le persone che ti circondano, con un senso di impotenza profondo dove nulla e nessuno ti può aiutare. Come uno che ti metta di fronte continuamente alle tue problematiche più segrete che tu cerchi continuamente di ignorare per vivere meglio. Non segnalo nessuno dei racconti per non influenzare chi vorrà dedicarsi a questa lettura, certamente sconsigliata a chi cerca in questa attività un momento di svago e serenità. Perché allora leggere questo libro? Perché Yates è un grande artista, e la sua scrittura di alta qualità. Dopo aver letto questo libro ho apprezzati ancora di più i due suoi romanzi che ho letto (revolutionary road ed easter parade) che comunque già mi erano piaciuti moltissimo. P.S. Tenete presente che i miei elogi allo scrittore sono di natura strettamente personale e non didattica!!
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