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Le undicimila verghe - Guillaume Apollinaire - copertina
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undicimila verghe

Descrizione


Pubblicato clandestinamente nel 1906, scritto da uno dei massimi poeti francesi del Novecento, il romanzo è la storia, scatenata, di un “viaggio erotico” e, allo stesso tempo, una grottesca parodia dei romanzi erotici popolari che si svolgevano su treni, a bordo di transatlantici, in località climatiche e che avevano per protagonisti principi, conti e nobili russi. Un libro scandaloso per l’efferatezza dei fatti raccontati ma al contempo colto, dove non è difficile scorgervi l’influenza della letteratura libertina settecentesca, con De Sade in testa, il grande maestro nascosto, a detta di Mario Praz, di tutta la letteratura popolare europea fino al Decadentismo.
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Dettagli

SE
2019
14 novembre 2019
Brossura
9788867234783

Valutazioni e recensioni

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Recensioni: 2/5
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ferdinando
Recensioni: 1/5

Sono veramente perplesso: più che pornografico è grottesco. Arte: mah!

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Giovanni
Recensioni: 5/5
Capolavoro crudo

Quelli che lo criticano vadano pure a leggersi le favole per i bambini, perché l'arte non fa per loro. The good taste is the death of art. Un libro pazzesco e fuori dal comune, tra follia e pornografia estrema. Vero gioiello artistico

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Cinzia
Recensioni: 1/5

Terribile. Uno scimmiottamento in chiave grottesca di De Sade ...e forse era proprio questo lo scopo dell'autore.

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Conosci l'autore

(Roma 1880 - Parigi 1918) poeta francese. Figlio naturale di una nobildonna polacca e di un italiano ex ufficiale borbonico, visse i suoi primi anni fra Roma, Monaco, Nizza, Cannes, Lione. Stabilitosi a Parigi nel 1902, partecipò alle più vivaci battaglie artistiche del tempo. Fondò riviste e scrisse cronache d’arte. Fu il primo a sostenere i fauves, presentando nel 1908 opere di Matisse, Derain ecc.; appoggiò la «rivoluzione» cubista con uno scritto rimasto celebre, I pittori cubisti (Les peintres cubistes, 1913); entrò in contatto con F.T. Marinetti e scrisse il manifesto L’antitradizione futurista (L’antitradition futuriste, 1913) e fu poi sempre pronto a cogliere l’importanza di artisti dalle tendenze anche disparate, da Delaunay a Picabia e a De Chirico. Arruolatosi nel 1914 e successivamente...

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