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Anno edizione: 2003
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Grande Waugh !! Dopo aver letto Lady Margot, mi era venuta la voglia di approfondire la conoscenza di questo autore e ,la lettura di Uomini alle armi,ha riproposto una scrittura lineare e semplice,che guarda alle vicende narrate con velenosa ironia, ma anche con grande umanità ... vivamente consigliato ... da parte mia credo che leggerò anche il seguito di questa saga
Eccellente lavoro di Evelyn Waugh, senz'altro uno dei migliori romanzi anti-guerrafondai che ho letto. E' tipicamente inglese, come tutti gli altri romanzi dello stesso autore. Ed è il primo libro con protagonista Guy Crouchback, che ritroveremo in altri due libri successivi. Una considerazione: chissà come hanno fatto a costruire un Impero questi inglesi, se all'interno erano così burocrati, senza fantasia, forti solo di un po' di humor.
Entrare nella testa degli inglesi non è molto facile, e questo è un romanzo tremendamente inglese. Però vale la pena di fare lo sforzo, perché è anche uno dei romanzi più belli sulla seconda guerra mondiale, animato da un'ironia feroce e da un umorismo spesso devastante. Il protagonista, Guy Crouchback, inglese anomalo perché cattolico e perché residente in Italia, in un piccolo villaggio sulla costa ligure, parte per la guerra animato da un senso del dovere da crociato, convinto di star lottando contro tutte le brutture del mondo moderno. Scoprirà che il mondo moderno è qui per restarci, ma soprattutto che arrivare a combattere veramente è tutt'altro che facile. Con la sua storia s'intrecceranno quelle di decine di altri personaggi, in un affresco notevole non solo per ampiezza, ma per intelligenza e spirito. Attenzione: è un libro che da assuefazione... Sicuramente se arriverete alla fine di questo romanzo, vorrete leggere anche gli altri due.
Recensioni
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Primo di una trilogia antimilitarista che comprende anche Ufficiali e gentiluomini (1955) e R esa incondizionata (1961), Uomini alle armi (1952) di Evelyn Waugh denuncia l'assurdità della guerra e l'ottusità di ogni forma di totalitarismo con un'ironia elegantemente spietata. Protagonista della saga è Guy Crochback, un antieroe per eccellenza, a metà tra Don Chisciotte e un soldato di Sturmtruppen. A rimuoverlo dal suo aristocratico esilio in Italia nel castello acquistato dai nonni a Santa Dulcina delle Rocce, è la notizia del patto russo-tedesco, alla vigilia della seconda guerra mondiale. Un improvviso spirito patriottico lo riporta in Inghilterra per servire un paese che del suo eroismo cavalleresco non sa che farsene. Dopo un Prologo svagatamente discorsivo, l'azione prende improvvisamente quota, quando l'attempato eroe accede, dopo ripetuti e vani tentativi di arruolarsi nell'esercito regolare, a un corso di ufficiali alabardieri. Gli ideali e i valori di Guy contrastano comicamente con la realtà militare, già dalle prime fasi dell'addestramento fino all'ingloriosa spedizione sulle coste dell'Africa nordoccidentale che conclude il romanzo. La guerra in Europa è tenuta in penombra da un narratore onnisciente che punta il suo sguardo beffardo sulla vita di caserma e sui tic e le goffaggini dell'inetta soldataglia, alla quale sa dar voce attraverso dialoghi strampalati fortemente teatrali. Lo stralunato commilitone Apthorpe e il dispotico generale Ritchie-Hook movimentano la scena di una commedia degli equivoci dove Waugh, inguaribile snob propenso all'alcol e scrittore satirico di stampo swiftiano, sfoga appieno il suo feroce disprezzo per l'uomo e l'universo mondo.
Susanna Battisti
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