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Presentazione
Viviamo in un'epoca in cui si cerca di dare risposte razionali ai misteri che ci circondano e i veli, spesso pudichi e poetici, che la fantasia ha calato sui tanti aspetti oscuri della nostra esistenza, allorché vengono sollevati, ci mostrano realtà imbarazzanti.
I medici stanno analizzando la mente ed il corpo umano senza pietà: gli artisti sono persone che hanno, in una esigua parte della corteccia cerebrale, qualche neurone intermediario più attivo; il cuore può essere validamente sostituito da una pompa di plastica regolata da un timer: che delusione per chi era convinto di creare con l'anima, ascoltando il cuore!
In questa catarsi razionalista sono arrivati i libri di Giuseppe Dodi L'Uscita Segreta 1 e 2, il primo un saggio sull'analità, il secondo una guida pratica di colon proctologia per il pubblico non medico: essi mettono a nudo tutto quello che è bene sapere sull'ultimo tratto del nostro intestino.
Dodi è chirurgo e proctologo di chiarissima fama, non solo nazionale, ma con questo lavoro si rivela dotato di "neuroni artistici".
L'Autore, oltre ad illustrare come si debbano prevenire e curare le affezioni ano-rettali, tratta l'argomento sotto l'aspetto letterario ed aneddotico, con una bellissima iconografia
ed una gradevole esposizione: i due libri si integrano e la loro lettura è utile e piacevole.
È un lavoro che sconfigge tabù, false convinzioni, luoghi comuni; spiega il perché di certi modi di dire, chiarisce alcuni nostri inconsci comportamenti che scopriamo antichi e universali.
È consolante apprendere, da uno specialista, che certe malattie possono essere affrontate e risolte senza passare obbligatoriamente per le sale operatorie e che re, regine, geni immortali, personaggi che la storia ha consacrato, hanno avuto, nell´intimitá di una toilette, i nostri problemi e le nostre stesse perplessitá.
Guerrino Giorgetti
Negli ultimi decenni i mezzi di comunicazione di massa hanno abituato il grande pubblico - nel bene o nel male - a discutere di molti argomenti di medicina. Tuttavia alcuni aspetti non hanno avuto divulgazione adeguata perché ritenuti "tabù" o semplicemente scabrosi. Un esempio tipico è il problema delle affezioni colo-retto anali: situazioni tanto diffuse nella popolazione "normale" quanto frequenti a livello medico. Per fare solo pochi esempi basta ricordare quante persone lamentino stipsi o riferiscano i disturbi di una presunta "colite", o quanto diffuso sia il problema delle emorroidi (per non dire di tumori, malattie infiammatorie, incontinenza, etc.). Di questi problemi si parla poco o si parla in modo distorto favorendo la persistenza di dannosi pregiudizi e lo sviluppo di un mercato della salute che ha poco a che fare con la medicina: si pensi solo alla diffusione commerciale di tisane, pozioni o digestivi e allo sviluppo indiscriminato di ambulatori di crio o laser-terapie senza il minimo controllo di qualità.
Una iniziativa di divulgazione in questo campo è perciò utile e necessaria purché affronti gli argomenti in forma scientificamente corretta, senza ipocrisia e adotti un linguaggio semplice e comprensibile. Penso che questo libro colga tali obiettivi perché traduce in forma accessibile e divertente le conoscenze scientifiche e tecniche che sono alla base della moderna coloproctologia. A me fa piacere presentarlo perché esso ripercorre, in senso divulgativo, linee di attività assistenziale e di ricerca portate avanti da anni nell'Istituto di Patologia Chirurgica.
Linee che comprendono anche l'idea che la salute è spesso un bene che si costituisce e si preserva al di fuori dell'ospedale.
Prof. Mario Lise
Direttore Istituto di Patologia Chirurgica I°
Università di Padova
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