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scheda di Steila, D., L'Indice 1986, n. 7
Strada propone una nuova raccolta di saggi, da lui scritti negli ultimi cinque anni ed in gran parte già pubblicati. Da trait d'union funge la riflessione sulle specificità della letteratura russa: in essa si incarnano, da un lato, le istanze di una ragione "autocritica, dialogica e finita", spesso falsamente interpretata o denigrata come "irrazionalismo", dall'altro il dogmatisrno di una razionalità "autocratica, monologica e totale". I saggi contenuti nel volume tracciano il percorso delle due razionalità nella cultura russa tra la metà del secolo scorso e la metà del nostro. Al primo contributo - che dà il titolo al libro-, dedicato alle "visioni dello spirito russo" cristallizzate nei "sogni" della letteratura (da quello di Oblomov al " Sogno di un uomo ridicolo "), seguono saggi su Dostoevskij, Goncarov, Cechov, Majakovskij (al cui teatro tra il '13 e il '17 è dedicato un ampio saggio inedito). Degli anni del potere sovietico trattano due studi successivi, ricostruzione delle vicende della cultura russa dalla rivoluzione allo "zdanovismo". A completare il quadro di quest'epoca un ultimo breve contributo sulla poesia di Pasternak.
Al di là delle storie e delle monografie, la letteratura russa può essere visitata lungo itinerari che nell'estro di un'avventura personale uniscono il rigore di una ricerca intellettuale, aprendo scorci inattesi ed esplorando spazi trascurati. La letteratura esce così dall'immobilità di un museo e si presenta nella sua vitalità e attualità, partecipando a un dialogo tra tempi e culture diverse, ma unite da un comune patrimonio di valori e di problemi.E' questa la via aperta da Vittorio Strada già con Tradizione e rivoluzione nella letteratura russa ed ora, dopo vari altri suoi lavori, proseguita in questo volume. Il tema costante è quello del rapporto tra il passato e il presente della letteratura e della cultura russa, un tema che nelle Veglie della ragione si articola in modo nuovo, poiché, attraverso un organico insieme di "letture", nello sviluppo letterario russo moderno viene messa in luce la presenza di due antiteci modelli di ragione, dogmatica l'una e critica l'altra, proponendo in questa prospettiva interpretazioni inedite e intense di Dostoevskij e di Majakovskij, di Cechov e di Pasternak, di Concarov e del "realismo socialista".Parlare della letteratura russa significa così parlare della letteratura moderna, dei suoi miti e delle sue utopie, rispettando la specificità della Russia e, insieme, osservandola nel suo orizzonte europeo.
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