Tre giri di tè verde al sapore di menta scandiscono, seguendo un rituale antico, il tempo della memoria di Amadou, giovane Senegalese che vive in Italia vendendo libri per strada. Le foto scorrono fra le dita, le immagini s'affollano nella mente e il racconto, che procede lieve e incalzante, si sofferma sugli insegnamenti del padre, il "Leone", sulla tenerezza delle madre Ramatoulaye, "Misericordia", sulle figlie in Senegal, sulle donne amate e perdute, sull'incontro in Italia con la compagna di oggi. Insieme a lei ha scritto questo libro, senza retorica e con sincerità, sorseggiando il tè sino al terzo giro, in cui l'amarezza dell'impatto con l'Italia, lo svelamento dei tic di pensiero e di linguaggio di alcuni Italiani e, talvolta, degli stessi immigrati, lasciano gradualmente il posto alle riflessioni sul senso del viaggio nelle lontane terre della nostra anima.)