L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
L'autore ci inganna, forse? Domanda retorica con risposta affermativa. Ogni pagina è un lento imbroglio, come lenti sono i movimenti dei personaggi di questa storia, o sogno. Lenti i ricordi, lente le loro vite, che sembrano scorrere in un cunicolo spazio-temporale, spostando il lettore, non senza averlo prima spiazzato, tra la realtà e l'universo pop delle "notizie", con i tubi catodici che gli perforano la testa e si insinuano nei cunicoli del suo cervello. Il "cunicolo" o, meglio, il "burrow" è l'idea tanto centrale, quanto tortuosa, che avvolge l'esistenza di Lara Canepa; ma "burrow" è anche un nome: John Burrow, lo pseudonimo che utilizzava Elvis Presley, che fa capolino, apparendo e scomparendo, come mito, simbolo e inconscio, a inquietare le giornate della non certo allegra famiglia Canepa, insieme alla notizia della sua possibile non morte. E qui mi fermo, senza svelare, né anticipare quello che lega una giovane donna dell'Italia centrale a uno dei più celebri cantanti di tutti i tempi. È il 16 agosto 1977, data intorno al cui significato in questa storia-sogno il lettore può liberamente avanzare delle ipotesi, riflettere su coincidenze improbabili, o addirittura indagare sulla non morte di Elvis, in un graphic novel originale e atipico, venato da cinica ironia e, a suo modo, surreale e spaventoso. Non vedrete paesaggi infernali, né il buio vi impedirà il cammino, ma a volte la vita reale, colorata di tenui azzurri e fucsia, può essere più inquietante di un girone dantesco.
Maria Elena Ingianni
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore