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La parola Giubileo richiama alla mente il concello di giubilo, ossia un sentimento di gioia, di esultanza di festa; deriva dall'ebraico Jovel, il corno di ariete che la legge mosaica prescrive di suonare a mo' di tromba ogni 50 anni come segnale di inizio di un anno santo, di un anno tutto dedicato al Signore. "Farete squillare la tromba per tutto il paese- si legge nel libro del Levitico- dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione del paese per tutti i suoi abitanti. Sara' per voi un Giubileo". Nella Torah, l'Anno Sabbatico (Shemitta') e Giubileo (Jovel) sono considerati strettamente collegati. Dopo sette anni sabbatici, il cinquantesimo veniva "consacrato" anno giubilare al suono del corno (Shofar) di ariete (Jovel). L'anno sabbatico, come del resto lo Shabbat o Sabato settimanale, ha lo scopo di fare del tempo un'opportunita' per interrompere la schiavitu' del quotidiano materialismo ed evitare di chiudersi in una visione utilitaristica o edonistica della realta' dedicandosi ai bisogni dello spirito. esigenza gia' sottolineata dal legame tra il "Sabato di Dio" (al termine della Creazione), quello dell'uomo (dopo ogni sei giorni lavorativi) e quello della terra. Ogni settimo anno la terra doveva riposare. Ne' arata, ne' seminata; cio' che produceva doveva essere destinato alle categorie sociali piu' deboli: vedove, orfani, poveri, stranieri. Insomma, una liberazione totale dalla schiavitu'.
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