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Violenza di prossimità. La vittima, il carnefice, lo spettatore e il «grande occhio» - Ignazia Bartholini - copertina
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Violenza di prossimità. La vittima, il carnefice, lo spettatore e il «grande occhio»
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Violenza di prossimità. La vittima, il carnefice, lo spettatore e il «grande occhio» - Ignazia Bartholini - copertina
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Descrizione


Riflettere oggi sul fenomeno della violenza di prossimità non può che porre in evidenza una categoria delle relazioni e dell'agire che, pur facendo parte della nostra esperienza quotidiana, non è percepita nella sua valenza sostantiva oltre che procedurale. Là dove la violenza irrompe e attecchisce, il conflitto è assente e una stringente oppressione relazionale si è insinuata fra i partner di una relazione, difficilmente sarà possibile trarsi fuori da questo soffocante reticolo di riconoscimento, di disprezzo reciproco e dai rimandi incrociati che ne conseguono. Verrà quindi ritualizzata la pratica della violenza. La violenza, infatti, se da un lato forma lo scheletro stesso di talune relazione intime o di prossimità, dall'altro definisce poco alla volta i confini di quelle identità incerte che trovano, nel ruolo del carnefice e in quello della vittima, le stessa possibilità di manifestarsi spingendosi al di là delle nebbie opache della propria obsolescenza, attraverso l'occhio dello spettatore che è spesso il testimone di pietra di ciò che all'interno della relazione si consuma. La violenza diviene quindi "l'orrore" di una drammaturgia in cui la vittima, il carnefice, gli "spettatori della prima fila e della galleria" e il "grande occhio" dei media fanno sì che lo spettacolo di una "morte annunciata" si replichi ancora una volta, aspettando che sia "l'ultima volta".
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Dettagli

2014
30 marzo 2015
208 p., Brossura
9788820458737
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Indice

Indice:

Ignazia Bartholini, Introduzione
(La violenza di tutti e di ciascuno; Quali obiettivi per quali finalità; Fra passato e presente)
Ignazia Bartholini, Le categorie della violenza di prossimità
(Un fenomeno di proporzioni inaudite; Sul concetto di violenza; Caratteri della violenza di prossimità; La durée e l'intreccio temporale delle esperienze; Il corpo come luogo d'iscrizione della violenza; Prossimità e oppressione relazionale)
Ignazia Bartholini, La violenza di prossimità e l'ecclissi del conflitto
(Violenza e identità nell'epoca delle passioni tristi; Il potere fra esercizio e assenza della violenza; Le interazioni conflittuali e le lotte per il riconoscimento)
Ignazia Bartholini, La drammaturgia della violenza
(La costruzione dell'Altro: il carnefice, la vittima, lo spettatore; Il setting della violenza; Il rituale situazionale e il forward panic; Il contributo dell'analisi transazionale; L'identità del salvatore e l'"habitus" del testimone)
Ignazia Bartholini, La violenza nella prossimità: il narrato, le narratrici
(Alcune riflessioni di carattere generale; La ricerca qualitativa fra le donne della Sicilia occidentale; L'insorgere della violenza; Il "retablo" fra violenza e oppressione; Configurazioni della violenza; Percezione e banalizzazione iniziale della violenza; La ritualizzazione della violenza; Dall'oppressione relazionale alla consapevolezza ritrovata; Quale violenza è questa?)
Roberta T. Di Rosa, La prossimità alla prova delle migrazioni: forme e definizioni della violenza nell'esperienza di donne migranti
(Alcune riflessioni; Quale violenza; Equilibri familiari in migrazione; Culture di origine e comunità di riferimento; Seconda generazione; Riflessioni conclusive)
Francesca Rizzuto, Visibilità e criteri di notiziabilità della violenza contro le donne nella stampa siciliana
(Le interviste agli "addetti ai lavori"; Quali effetti se il racconto è distorto? Alcune osservazioni)
Ignazia Bartholini, Conclusioni
(La somma dei significati della propria identità; Micro violenza e hot emotion; Prospettive inattese dell'indagine)
Riferimenti bibliografici.

Conosci l'autore

Ignazia Bartholini

Ignazia Bartholini è una professoressa univeristaria italiana. Ha insegnato come docente associata di Sociologia generale, Sociologia di genere e delle donne e Politiche sociali e rescaling dei campi di policy presso l’Università di Palermo.I principali interessi scientifici sono in sociologia della violenza e della violenza di genere in area mediterranea, un campo di ricerca in cui ha fornito importanti contributi scientifici.Fra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo:Uno e nessuno. L'identità negata nella società globale (Franco Angeli, 2003), Percorsi della devianza e della diversità (Franco Angeli, 2007), La violenza «orrorista» del suicidio. Tre storie spezzate (Di Girolamo, 2012), Radicamenti, discriminazioni e narrazioni di genere...

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