«Theresa Révay mescola con abilità personaggi inventati e protagonisti veri di un'epoca così folle da sembrare irreale.» - Le Figaro
Roma, 1936. Alice Clifford, corrispondente per il «New York Herald Tribune», partecipa al trionfo di Mussolini dopo la conquista in Abissinia. Alice ha una relazione con don Umberto Ludovici, un diplomatico vicino al potere fascista, sposato e padre di famiglia, ma la sua brama di libertà le impedisce di soccombere alle sirene delle dittature. La guerra incombe, minacciosa, mentre Alice scopre le cospirazioni nei silenziosi corridoi del Vaticano e per le strade insanguinate di Berlino. La sua attrazione per un giornalista tedesco con un passato tormentato rivelerà più di una crepa nella sua vita e, sebbene la sua anima da avventuriera le impedisca di rinunciare alle proprie convinzioni, Alice scoprirà che la libertà ha sempre un prezzo. Quanto lontano riuscirà ad andare rimanendo fedele a se stessa? Dai palazzi di Roma alla cornice di Alessandria, dalle montagne dell'Etiopia alle pianure di Castiglia, una donna americana intrepida e appassionata sarà testimone di un mondo che sta andando in rovina.)
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