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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2011
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Elio Lampridio fu uno storico romano del III secolo,autore di tre vite di imperatori raccolte nella Historia Augusta. Di questo scrittore le edizioni Mimesis propongono la vita di Eliogabalo, con una approfondita prefazione di Stefano Fumagalli e un'interessante appendice di Erodiano, altro storico contemporaneo di quel famigerato e dissolutissimo imperatore. Nato da una potente famiglia siriaca con il nome di Vario Bassano, ultimo erede della stirpe degli Antonini, Eliogabalo salì al potere quattordicenne nel 217: quattro anni dopo venne trucidato dai suoi stessi soldati in una latrina, trascinato per le strade di Roma , gettato in una cloaca e precipitato nel Tevere. Osò l'impensabile,con una condotta perpetuamente lasciva e sfrontatamente provocatoria, vantandosi dei vizi più turpi, esibendo un lusso sfrenato e volgare, sperperando denaro pubblico e corrompendo funzionari imperiali. Impose culti esotici,in particolare costruendo edifici e templi in onore del Sol Invictus Elagabalus,da cui prese il nome. "Chiamò alla prefettura del pretorio un ballerino, il quale aveva già esercitato a Roma la sua arte di guitto; nominò prefetto dei vigili un auriga,Cordio, e prefetto dell'annona il suo barbiere Claudio. Elevò ad alte magistrature certi figuri che a lui si raccomandavano in ragione delle dimensioni dei loro organi genitali. A un mulattiere ordinò di sovrintendere all'imposta sull'eredità, poi lo ordinò a un corriere, a un cuoco e a un fabbricante di chiavi..Portava gemme anche sui calzari, e il diadema anche in casa..Fece costruire delle piscine colme di acqua marina, e le riempì di pesci..Si fece fare persino un monte con cumuli di neve che aveva fatto trasportare da luoghi lontani... Faceva i suoi bisogni in vasi d'oro,orinava invece in un recipiente di onice e spato..Né si risparmiò mai espressioni oscene,illustrandole anche con gesti triviali delle dita, né vi era in lui pudore anche quando si trovava in pubblico.." O tempora o mores!
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