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La voce del duce. L'agenzia Stefani: l'arma segreta di Mussolini
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Tutti i formati ed edizioni
tascabile
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Uno specchio della dittatura che viene letto ed esplorato per la prima volta: la storia di una delle "armi" più importanti, ma meno note, di Mussolini. Durante il ventennio, infatti, l'agenzia giornalistica Stefani costituì di fatto "la voce del Duce", ma ne fu anche l'orecchio, in particolare nella persona del suo presidente Manlio Morgagni, uno degli uomini più vicino a Mussolini, pronto a togliersi la vita all'indomani della caduta del fascismo. Con la sua rete estesa nel mondo e grazie ai viaggi all'estero di Morgagni, vere e proprie missioni diplomatiche, l'agenzia Stefani e i suoi giornalisti giocarono un ruolo fondamentale nel precedere o modificare decisioni di politica estera, scelte di pace, di intervento coloniale e poi di guerra.
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Autore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2003
Formato:
Tascabile
In commercio dal:
8 aprile 2003
Pagine:
246 p.
EAN:
9788804514497
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Vincenzo
02 marzo 2010
Il commento sovrascritto è talmente imponente e convincente, che credo che non toccherò mai più un libro di questo tale Canosa, il solito stolto, archeologo narcisista di fatti da lui montati. Inoltre mi fa compatire (inteso alla lettera nel senso latino) l'autore del commento precedente, disgustato da tale opera, a cui voglio un bene dell'anima.Un giovanissimo Vincenzo Rizzi.
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COBOR
13 gennaio 2005
L' agenzia stefani, di cui la mia famiglia fù titolare e proprietaria contrariamente a quanto qui si dice fu e passò alla storia (quella vera e non quella storiella sciorinata in mendri bui di qualche vecchio archivio tetro di fantasmi inesistenti come fa Canosa) antifascista per merito di mio padre figlio del quale ora 82 enne ancora vivo e vegeto sono in grado di confutare poerchè mi ricordo perfettamente sia i tempi che le vicende.Transfuga ungherese.mio padre; che ebbe a patire le persecuzioni di Mussolini e dovette rifugiarsi in Svizzera da dove editava ed ogni giorno tra le altre cose diffondeva via etere radio il famoso Radiocorr dei cambi. Per maggiore e migliore precisazione di un riporto parziale e volutamente falso!! La presunzione che qui viene smodatamente esposta con narcisimo intellettale di posa ed esibizione del sè di mostrare l' unica vera verità parziale e quindi menzognera si sposa con questa compulsiva volontà di vendere tutte le copie delle propre opere imporovvisamente apparse sul mercato ora adesso e subito in contemporanea con autori più credibili come nel caso dei tempi fascisti come il Romano Mussolini ed il Vespa ,viene cosi maldestramente smascherata da fatti veri e non riportati da altri.Ci si augura che le operazioni calligrafiche di tutta la produzione Canosa ; giudice ordinario del lavoro abbia si voluto dare spazio al suo hobby di leggere per se gli archivi di non si sa chi e con quali permessi, ma che si fermi a tale scopo visto che non esibisce ne testimoni a lui conteporanemente favorevoli ne particolari ragionamenti dialettici al fine di capirne il vero scopo.E aggiungeremmo di intuire cosa ci riserberà codesto sorprendente rimaneggiatore dichiaratosi Laico, storico e saggista in un sol botto per ora conosciuto solo come ex pretore d' assalto (forse a qualche diligenza futura??) visto come si comporta con la storia recente e non osiamo pensare con quella passata molto più lontana e anonima fatta rivivere da lui com molta, molta fantasia assonometrica
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