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Libro adatto ai bambini di classe quinta scuola primaria. Utile per la costruzione di Unità Didattiche. lo consiglio agli insegnanti.
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In uno dei suoi romanzi più famosi, Jules Verne racconta il viaggio di tre uomini verso la Luna. A bordo di un proiettile gigante sparato dalla Florida, i tre astronauti improvvisati raggiungono il nostro satellite in poco più di quattro giorni, per poi tornare sulla Terra con un ammaraggio nell'oceano Pacifico. Viene da chiedersi se sia solo una coincidenza il fatto che il viaggio dell'Apollo 11 sia andato nello stesso modo (proiettile a parte), oppure se dietro ci sia qualche grande estimatore del padre della fantascienza. Fatto sta che, poco più di un secolo dopo l'uscita del romanzo Dalla Terra alla Luna, l'uomo su quel nostro satellite ci è andato davvero.
Correva l'anno 1969. Lo stesso del concerto dei Beatles sul tetto della casa discografica Apple, a Londra; della trasmissione dell'ultima puntata di Star Trek; della vittoria della coppa dei Campioni da parte del Milan, che ha battuto in finale gli olandesi dell'Ajax. Lo stesso anno di Woodstock e Easy Rider e Lisa dagli occhi blu. In una domenica di luglio di quell'anno leggendario, Neil Armstrong e Edwin "Buzz" Aldrin misero piede sulla Luna, nel Mare della Tranquillità. Ci rimasero un paio d'ore, mentre Michael Collins, il terzo membro dell'equipaggio, li aspettava in orbita, nel Modulo Lunare. Poi, dopo neanche ventiquattro ore, tutti e tre se ne tornarono sulla Terra.
Chissà se da quel momento la Luna ha perso un po' del suo fascino? Come una di quelle cose irraggiungibili e misteriose che una volta rese concrete perdono ogni attrattiva e smettono di sorprenderci. In fondo, l'umanità ha sempre avuto gli occhi puntati verso di lei: l'ha adorata come una divinità, l'ha eletta a fonte di ispirazione per una poesia o una sonata, l'ha dipinta, cantata, l'ha scelta come simbolo ponendola su tantissime bandiere. L'ha studiata.
In Voglio la Luna c'è tutto (o quasi) quello che sappiamo sul nostro satellite. Andrea Valente – scrittore affermato e disegnatore di pecore, per lo più nere – e Umberto Guidoni – astronauta, astrofisico e astrodivulgatore – uniscono ancora una volta le loro forze e le loro menti per raccontarcelo in modo chiaro, leggero e appassionante.
Si parte da questioni più culturali, come una poesia, un film o un fumetto, per poi approdare a fatti più scientifici e avventurosi. Ci sono informazioni su come è nata la Luna, su quanto è lontana (o vicina), sui suoi mari, le sue montagne e le sue valli. Ma anche su come funzionano le eclissi e le fasi lunari, sul perché a volte il nostro satellite ci sembra più grande o di un colore diverso dal solito, sulle cose che si possono trovare lassù e che possono tornare utili. E chi ha un animo da esploratore potrà imbattersi in tantissime notizie sui viaggi nello spazio, sul programma Apollo o su come è fatto un razzo.
Voglio la Luna è un libro che ci parla delle scoperte del passato e di quello che ci aspetta nel futuro, quando forse potremo visitare il nostro satellite senza nemmeno uscire di casa. A completarlo ci sono le illustrazioni di Susy Zanella, che con grande abilità riesce a realizzare disegni che non servono soltanto ad accompagnare il testo e dare un po' di colore, ma che con il loro fondamento scientifico ci danno quelle informazioni per cui le parole non bastano. E a fine lettura, quando ormai la Luna non avrà più segreti e sapremo che non è altro che un ammasso di roccia, sarà bello sapere che non ha perso il suo fascino. E che la notte, quando ci guarderà da lassù, bianca e splendente, sarà ancora in grado di creare quell'atmosfera capace di farci innamorare, e sognare.
Recensione di Mauro Ciusani
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