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Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
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Atmosfere esotiche, viaggi in terre lontane, lungo l'equatore, a inseguire il sole, l'amore, nuove culture. Leggere "Volevo un marito nero" è come viaggiare. Dalle spiagge bianche di Zanzibar, alla Repubblica Dominicana. Seguire un flusso di colori, profumi, sensazioni sotto cieli che parlano lingue differenti. Federica, la protagonista, fa uno dei lavori i più belli del mondo: la guida turistica. Lei però, non si limita a intrattenere i turisti. Lei ha brama di conoscenza. Vuole vivere il substrato locale, paradossalmente in un modo diametralmente opposto a quello che propone ai suoi clienti. L'autrice è brava a trasmettere la propria essenza alle pagine, il suo desiderio di affondare le dita nella terra che calpesta, carpirne i segreti. Ascoltare. Ebbra di Africa, descritta dall'autrice in modo gentile, quasi a renderle omaggio, rendendone le atmosfere serene che avviluppano come un mantello caldo a dispetto di tutto, Federica torna in Italia. Col timore e l'imbarazzo tipico di chi pensa di aver tradito gli amici in attesa e soprattutto se stesso, Federica riparte, questa volta per la Repubblica Dominicana. Qui, la Gerini descrive con la stessa passione il calore dei ballerini di salsa e della cordialità delle persone che incontra anche solo con lo sguardo passeggiando per le strade. Ritrova i sorrisi, "quei" sorrisi che non sono più velati di malinconia, ma puri e scoppiettanti come una risata di pancia.In questa nuova terra che la cattura al pari dell'Africa, Federica incontra anche il suo amore, quello che aveva sempre cercato e che le era stato predetto da una fattucchiera, quasi per gioco. Ronny. In questo libro c'è tanta dolcezza nel descrivere i paesaggi e i personaggi, un tocco vellutato che l'autrice dedica indistintamente anche alle emozioni . Non ci sono toni forti,aspri. "Volevo un mario nero" è una sferzata di ottimismo, di positività. È la vita di Valentina e del suo amore per la terra, per suo marito.
Questo romanzo racconta una storia d'amore, ma non è solo l'amore verso una persona, bensì verso un paese straniero, visitato alla ricerca della felicità. Federica, la protagonista del racconto, lavora nel turismo e per questo motivo viaggia. Le location nelle quali incontrerà se stessa sono innanzitutto l'Africa e successivamente Santo Domingo. La prima, pur amata e rimpianta, risulterà essere un abbaglio. La seconda invece rappresenterà la prospettiva concreta per cambiare vita. La giovane autrice di questo romanzo scorrevole e fluido vi sorprenderà per la sua forza descrittiva. I luoghi che lei stessa ha visitato sono rappresentati con una dovizia di dettagli che fanno credere al lettore di esserci stato lui stesso. E naturalmente non si tratta solo luoghi fisici, ma luoghi dell'anima. Consigliato a tutti e in particolare a chi ama viaggiare in posti esotici e sognare un amore pulito.
"Volevo un marito nero" di Valentina Gerini è un romanzo fresco e leggero da gustare in una notte di piena estate. In una di quelle notti in cui fa così caldo che non si riesce a dormire e ci si ritrova sul terrazzo di casa con una birra gelata in mano e - almeno nel mio caso, fino a non molto tempo fa - la tangenziale Est di Milano sotto gli occhi. Quello è il momento ideale per leggere questo delizioso romanzo che darà un senso al tormento, condendolo di magia. La magia delle notti africane, calde, e profumate, e gioiose. Che non si ha nulla laggiù, eppure si ha tutto. Perché nulla può competere con la bellezza sconfinata di quella Terra Madre. Che chi non ha mai avuto la benedizione di visitare farebbe bene a seguire il mio consiglio e leggere questo libro. E farsi venire un bel mal d'Africa. E poi, sospesi tra sogno e realtà, lasciarsi cullare tra i Caraibi e le isole greche, per tornare nella nostra bella terra che non ha molto da invidiare a quei paradisi lontani. Finché quasi senz'accorgesene, ci si troverà al cospetto dell'Amore che quando arriva travolge, e non sbaglia mai. Ho trovato quest'autrice davvero piacevole, con il suo modo di raccontare delicato e frizzante, che come una lieve brezza marina scompiglia i capelli e conforta il cuore, lasciando nell'aria quel profumo di mare... a testimonianza del fatto che non si è trattato di un sogno, ma di pura realtà.
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