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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2022
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«Un'opera impressionante per la sua voluminosità, per i suoi azzardi di stile e per una cornice narrativa permeabile» - Orazio Labbate, la Lettura
Ai margini della città di Essenwald, nel cuore dell'Africa colonizzata, si trova il Vorrh, una foresta viva e senziente, forse infinita. Molteplice è la natura dei suoi abitanti e di coloro che cercano di sfidare le sue leggi: il Vorrh piega infatti il tempo e cancella la memoria, e la leggenda vuole che il Giardino dell'Eden esista ancora nelle sue lussureggianti profondità. È un luogo in cui echeggiano ancora i passi del Primo Popolo e in cui la volontà di una potente sciamana guida la mano dell'arciere che è chiamato ad attraversare il suo mistero; tuttavia, in molti temono le conseguenze della sua missione e un tiratore nativo è stato assoldato per fermarlo. Saranno innumerevoli i protagonisti coinvolti nella caccia, tra cui ciclopi cresciuti da robot, angeli e demoni, nonché i doppelgänger di Raymond Roussel ed Eadweard Muybridge. Mentre realtà e finzione si fondono e il cacciatore diviene la preda, le fragili esistenze di tutti saranno in pericolo sotto le malie stordenti della foresta dove, come descrive Alan Moore, «aleggia la sensazione che tali eventi inconcepibili possano davvero essere accaduti o che, da qualche parte sotto la scorza dell'esistenza, continuino ad accadere in perpetuo». Prefazione di Alan Moore.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Siamo di fronte ad una vera e propria opera d'arte contemporanea, un capolavoro di immaginazione, di atmosfera e di linguaggi narrativi. Primo libro di una lunga trilogia, una sorta di incubo fantasy e surrealista con molteplici echi e rimandi letterari, new weird, steampunk, cyberpunk, avventura, horror, animismo africano, magia e rituali, cristianesimo esoterico, e davvero molto altro ancora. Una trama dispersiva e diluita che ricorda le prime opere di Thomas Pynchon, quindi il postmoderno funzionale in questo caso ad una incredibile atmosfera oscura che permea tutta l'opera. Ottimo lo stile, a tratti poetico e lirico (si vede chiaramente che il vecchio Catling è un poeta, oltre che scultore - spesso di ciclopi, presenti anche in Vorrh - e artista a tutto tondo). In genere diffido dai troppi commenti positivi di scrittori famosi, artisti o intellettuali, ma Vorrh li merita tutti, da Van der meer ad Alan Moore, Moorcock, il nostro Orazio Labbate, Tom Waits, etc. Notevoli ed inquietanti le illustrazioni in bianco e nero di G. Toccafondo, che colgono in pieno lo spirito dell'opera. La foresta senza fine, questo Vorrh che sembra fagocitare tutto, memorie, esistenze, personaggi e forse anche il romanzo stesso e descriverlo in questo modo così profondo e perturbante, senza soffermarsi sulla forma degli alberi, mi ricorda altre ambientazioni africane descritte similarmente, dal grande Ennio Flaiano in Tempo di uccidere, altri esempi non mi vengono in mente. Mi congratulo con l'editore, pubblicazione davvero di grande livello artistico. Ottima la traduzione, buona la qualità della carta, rilegatura all'americana.
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