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<p>Catalogo della mostra presso la galleria La Medusa, Roma, 26 marzo 1963. Riproduzione di una pagina del manoscritto di <strong>Baumeister </strong>''<em>Das Unbekannte in der Kunst</em>''. Con 9 tavole in bianco e nero. Elenco delle opere esposte</p> 8vo. pp. 16. . Molto buono (Very Good). . . . <p><em>La prima presenza di <strong>Willi Baumeister</strong> nel circuito dell'arte avviene con la partecipazione ad una collettiva organizzata a Zurigo, Dimora di Amden nel 1912. Nel 1913 partecipa all'esposizione del primo Salon d'Automne tedesco a Berlino.&nbsp;Dopo questo primo periodo influenzato dalla pittura di C&eacute;zanne e dal Cubismo, dal 1920 al 1922 esegu&igrave; delle pitture murali, &nbsp;ispirate all'opera di Le Corbusier e di Ferdinand L&eacute;ger.&nbsp; A partire dal 1930 la sua pittura evolver&agrave; verso forme sempre pi&ugrave; astratte, caratterizzata da colori freddi ed intensi, in una tecnica a rilievo ottenuta mediante mescolanze di sabbia, gesso ed altre materie. Nel 1933, con l'avvento del regime nazista, viene allontanato dall'insegnamento e la sua arte viene diffamata e qualificata come&nbsp;arte degenerata. Nel 1939 la Galleria Jeanne Bucher di Parigi&nbsp; organizza una su mostra personale. Dopo la guerra ritorna a Stoccarda, riprende la sua attivit&agrave; di insegnamento, scrive il libro&nbsp;L'ignoto nell'arte e partecipa a numerose esposizioni. In questi ultimi anni della sua esistenza (muore a Stoccarda nel 1955) <strong>Willi Baumeister</strong>&nbsp; dar&agrave; un considerevole impulso all'arte moderna in Germania. Nel 1949 una nuova importante esposizione alla Galleria Jeanne Bucher di Parigi</em></p>
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