L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il racconto d'inverno appartiene all'ultima produzione del Bardo e nella cultura popolare è specialmente ricordato per la famosa didascalia "esce, inseguito da un orso". Ma questa didascalia segna anche il momento centrale del dramma, del "romance". Dico romance, ovvero dramma romanzesco, perché né di tragedia si tratta né tanto meno di commedia, ma di qualcosa di nuovo. La prima parte, ambientata in Sicilia alla asfittica corte di re Leonte, animato da una inspiegabile gelosia e deciso a condannare la moglie incinta, Hermione, ritenuta colpevole di adulterio, può propriamente dirsi tragedia - l'avvio non è così diverso dal King Lear o dall'Otello. L'apparenza si scontra con la realtà, gli occhi di Leonte sono incapaci di riconoscere il valore della moglie e una violenta gelosia lo spinge verso la rovina. Ma stavolta non c'è Iago, non c'è Don John, nessuno sussurra al suo orecchio. Leonte è causa e origine della sua tragedia. Tutto sembra volgere al peggio. La seconda parte, ambientata in Boemia, in un contesto pastorale e primaverile, dirada le ombre e conduce il lettore lungo un sentiero di redenzione e meraviglia. Meraviglia che può dirsi miracolosa nell'ultimo atto, dove Shakespeare mette in scena qualcosa di completamente inaspettato, che sconvolge i personaggi tanto quanto il pubblico. Come gli altri romances, sembra privilegiare gli affetti semplici, familiari e, come tutti gli altri drammi, nonostante la (apparente) ricomposizione finale, lascia al lettore qualcosa su cui riflettere e quel senso di inquietudine che ti costringe a tornare alla prima pagina mille e mille volte. E questo, credo, rende i drammi shakespeariani immortali e così vicini alla vita - ti lasciano sempre con più domande che risposte. Consigliatissima l'edizione Arden, sia per le precise e numerose note a piè di pagina che per la monumentale introduzione.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore