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Ho trovato questo libro di una dolcezza e affetto nei confronti del cinema, in tutte le sue sfumature, che mi ha commosso. Conoscendo l'autore , gli auguro di trovare finalmente il tempo per scrivere il suo secondo libro, ma ora che e' diventato anche un affermato regista, le speranze tendono a svanire.... auguri Francesco.
Ho conosciuto di persona l'autore in veste di presentatore di cineforum. La passione e la verve mostrate allora si sono trasferite nelle pagine di questo libro. Per chi ama il cinema, gli aneddoti dedicati a registi e attori sono godibilissimi, a volte sorprendenti. A prescindere dalla materia, si tratta cmnq di brevi racconti ben costruiti che spesso grazie alle note si espandono in un accattivante gioco di scatole cinesi. L'ironia è la cifra stilistica della narrazione, abbinata alla precisione documentale del 'backstage', fonte di ulteriori inviti alla lettura.
Questo libro è una bella sorpresa perché sembra una cosa ma poi c'è dell'altro. Dopo che mio padre me lo ha regalato, credevo, sfogliandolo che fosse un libro di aneddoti divertenti e leggeri, ma una volta che ho cominciato a leggere ho capito che la loro leggerezza è più sofisticata di un racconto sulla vita di personaggi del cinema che amo. Alcuni non li ho mai sentiti nominare. Per esempio l'autore usa note non solo per spiegare ma anche per incrementare il racconto e sembra quasi distrarre il lettore, sembra quasi che voglia farti fare una passeggiata nella passeggiata. Questa cosa mi diverte e mi fa pensare. Mio padre lo ha letto come una serie di racconti sul cinema mentre ci sono molte situazioni ironiche e riflessive senza per forza una fine a effetto. Nel senso che mi piace quando leggo sapere che l'autore non scrive solo per dare un effetto, per farmi meravigliare ma anche per farmi pensare, per farmi dubitare. Alcuni racconti ti lasciano un sapore strano, una specie di punto interrogativo. Comunque, spero di leggere ancora qualcosa di questo scrittore. Ultima cosa, il libro è molto strano, la carta e la lettura è piacevole, fatto bene ma c'è una specie di codice che contorna la copertina e sembra che i tipi di secondavista ci abbiano messo un messaggio, perché appena apri il libro c'è un alfabeto. Proverò a scoprire perché vogliono dirmi qualcosa e soprattutto cosa?
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