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Monster Film d’annata (è un film in bianco e nero del 1957), quando gli effetti speciali di mostri erano in stop motion e grazie a questa tecnica si poteva dar vita alle creature più immaginifiche. Un’astronave statunitense ritorna da Venere con a bordo un cucciolo di Ymir, che presto diventa un lucertolone formato dinosauro da uccidere prima che faccia ulteriori danni. Anche se l’animazione di Ray Harryhausen è impeccabile come sempre, il film non meriterebbe grande attenzione ( è un classico B-movie) se non per il fatto che l’astronave ammara davanti alle coste siciliane e lo Ymir viene portato a Roma, rinchiuso nello Zoo dal quale fugge per distruggere buona parte della capitale prima di arrampicarsi sul Colosseo ed essere ucciso a cannonate. Abituati a vedere massacrare Los Angeles, New York o Tokio, questa ambientazione nostrana è divertente.
Una delizia assoluta, qui disponibile anche in versione (ben) colorizzata. Uno dei pochi film di SF degli anni '50, insieme alla parodia "Totò nella luna" (1958), ad essere ambientato in Italia (nella fattispecie, a Roma): intendiamoci, la topografia romana è stravolta e delirante, ma ciò in fondo non ha la minima importanza. Coinvolgente Space Invasion d'epoca, traspirante Sense of Wonder dalla prima all'ultima sequenza, interpretata dalla stessa attrice mora e formosa che era apparsa in "La terra contro i dischi volanti" (1956), Joan Taylor (1929-2012). Lo Yimir venusiano resta davvero impresso e in alcune scene fa persino tenerezza. La 'novelization' del film, scritta da Henry Slesar, fu pubblicata in Italia il 7 novembre 1957, su Urania n. 164. Indubbiamente uno dei miei B-movie di Sf prediletti, che mi riguardo con immutato piacere ancora oggi.
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