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Anno edizione: 2014
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É come sentire le frecce scoccare e vedere il sole oscurarsi nella battaglia delle Termopili, una lettura coinvolgente e ricca di colpi di scena. É un libro che di sicuro non si dimentica!
Una narrazione molto coinvolgente descrizione della battaglia dettagliata da sentirsi dentro la falange spartana ottimi i colpi di scena romanzo consigliatissimo e complimenti a frediani
La storia di una delle battaglie più famose (e sopravalutate) dell’antichità. I combattimenti sono alquanto intrigati, soprattutto la battaglia finale alle Termopili. L’ambientazione è abbastanza dettagliata e vivida e la storia del protagonista desta un certo interesse, anche se i complotti in cui viene coinvolto sono piuttosto ridicoli (in realtà è molto più probabile che a volere la morte di Leonida siano stati gli efori). Ci sono poi molti altri personaggi, molto diversi e a loro modo originali. Fondamentalmente ho dato quattro stelle perché tutto sommato è un’opera intrigante e scorrevole, con una discreta ricostruzione storica. Tuttavia l’ho trovata povera di obiettività. Nei libri di Frediani, greci e romani sono sempre e comunque migliori di chiunque altro, specie dei popoli orientali governati da despoti “patetici o incapaci”. Una mentalità scialba, falsa, e purtroppo fin troppo comune in Italia e in Europa. In altre parole non l’ho trovato correttissimo verso i persiani. Il loro esercito, che in pochi anni ha sbaragliato innumerevoli popoli, in Grecia ebbe la peggio principalmente perché si trovo di fronte una realtà geografica completamente diversa. Vorrei proprio vedere la falange spartana misurarsi con la cavalleria persiana nelle vaste pianure dell’Asia (i macedoni avranno una struttura militare molto diversa, con una fanteria e una cavalleria eccezionali, oltre che un comandante/sovrano impareggiabile). Comunque apprezzo che venga messo in chiaro che i “300” spartani non sono mai rimasti da soli, neanche l’ultimo giorno. La copertina comunque è ridicola, legata a un film ancora peggiore. Gli spartani portavano sempre una corazza che gli proteggeva il torace, infatti furono tra le prime “fanterie pesanti” della storia: motivo per cui furono in netto vantaggio contro le fanterie leggere persiane. E, avendolo nominato, non vi è dubbio che questo libro è infinitamente superiore a quell’obbrobrio del film.
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