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E adesso, pover'uomo?
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E adesso, pover'uomo?
Ebook
Tutti i formati ed edizioni
EPUB2 con Adobe DRM
Anno edizione: 2012
9,99 €
tascabile
Anno edizione: 2022
9,50 €
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E adesso, pover'uomo?
Le vicende di un giovane commesso, di sua moglie, del loro bambino. Una famiglia come tante della piccola borghesia tedesca alle prese con le crescenti difficoltà economiche e con lo spettro della disoccupazione. Sullo sfondo una Germania già presa nel vortice che l’avrebbe piombata nel Nazismo.
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Testo in italiano
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Compatibilità:
Tutti i dispositivi (eccetto Kindle) Scopri di più
Pagine della versione a stampa:
577 p.
Layout:
Reflowable
EAN:
9788838927416
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ninonux
17 gennaio 2023
Una lettura illuminante, fondamentale per comprendere la genesi del nazismo e il suo rapido radicamento in una società tedesca brutalizzata dalle conseguenze della Prima Guerra Mondiale e sospinta sul baratro dalla fallimentare stagione della Repubblica di Weimar
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ferdinando
05 agosto 2020
Avevo già letto "Ognuno muore solo". Altro registro. La signora di Pinneberg (Emma) è piuttosto antipatica, all'inizio, supponente. Migliora mano mano che si dipana la vicenda, che è raccontata in maniera lieve, talvolta quasi umoristica. Che succederà, poi?
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zombie49
27 luglio 2020
Giovanni Pinneberg ed Emma Mirschel sono una giovane coppia nella Germania degli anni ’30. Quando Ciuffetto scopre di essere incinta, decidono di sposarsi. I burberi genitori di lei non sono molto entusiasti: Gianni è un modesto impiegato, e non potrà garantire una vita agiata. Neppure le sue idee politiche vanno a genio al suocero, operaio di vecchio stampo, fervente comunista come l’altro figlio Carlo: Gianni è iscritto a un sindacato di centro. Ciuffetto non è felice con il fratello e i genitori, che brontolano sempre, la umiliano, la trattano come Cenerentola. Unendo i loro stipendi di commessi, Gianni e Ciuffetto guadagnano appena il necessario per vivere e pagare un modesto appartamento ammobiliato. Fanno calcoli sparagnini su come risparmiare, convinti che il bambino non costerà quasi nulla. Si trasferiscono a Berlino, dalla madre di Gianni, che trova lavoro da un commerciante ebreo di confezioni maschili. La Germania degli anni ’30 conosce una terribile crisi economica, descritta anche da Remarque in “Tre camerati”, lo spettro del licenziamento è un incubo x impiegati e operai. Gianni e Ciuffetto sono forse ingenui, ma non sono certo due sposi romantici: parlano solo di denaro e di espedienti per risparmiarlo. Fallada scrive di piccoli uomini, con modeste ambizioni e mentalità ristretta: sarà forse un ritratto verosimile, ma i suoi protagonisti suscitano insieme pietà e irritazione, con le loro meschine aspirazioni. Ricordano i personaggi delle periferie parigine di Simenon, nello stesso periodo storico. Ciuffetto è di una stupidità desolante: non sa nemmeno preparare una minestra, e x questo ha sensi di colpa; anche Gianni non è da meno. E’ un libro stravagante, perché non racconta quasi nulla, solo le banali e meschine vicende quotidiane di una giovane coppia un po’ sprovveduta. Tema dominante, come in “Mastro don Gesualdo”, è per tutti l’ossessione del denaro. La traduzione è pessima e antiquata, con errori di ortografia e grammatica.
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