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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2004
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«Vuole sapere come l'ho ucciso ...? No, certo, non il freddo resoconto dei fatti di quella sera ... ma come ho fatto a prendere la decisione di ucciderlo ... come al solito ... sono le occasioni a fare gli assassini.» Comincia così la confessione di Luca Barberis, in una serie di e-mail indirizzate a Giulia Ambrosini, il giudice incaricato della sua cattura. Nelle lettere Luca si racconta e ricostruisce l'invisibile rete di potere fondata sull'inafferrabilità dei sistemi bancari informatici e la spregiudicatezza della finanza on-line. Figlio della Torino operaia, Luca si è lasciato stritolare da un mondo di potere che non gli appartiene. Una volta accortosi di essere una semplice pedina, l'istinto di vendetta lo ha inevitabilmente condotto sulla strada senza ritorno del crimine. Oltre ad essere un giallo avvincente, questo libro è anche un feroce attacco al lato oscuro della new economy, un monito duro e disincantato contro il miraggio della ricchezza facile ad ogni costo. Editore : BUR Rizzoli Collana : Scrittori Contemporanei Anno : 2010 Rilegatura pagine : Brossura - 20x13 cm ca. - 236 pp Condizioni . Libro proveniente da collezione privata. Interni in ottime condizioni, sembra mai letto. Leggeri segni del tempo Per ogni problema, domanda, foto o necessità non esitate a contattarci per risolvere ogni vostra richiesta! Collcazione : 14D-12 . 245. . Molto buono (Very Good). . . .
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Decisamente intrigrante, l'autore confeziona un ottimo ed inconsueto thriller, dove il giallo si dipana attraverso lo scambio di email tra l'omicida e il giudice che indaga sul caso. Consigliato, personalmente l'ho divorato in due giorni.
Libro più bello di Perissinotto che ho letto.
E' un romanzo che mi ha lasciato perplesso. La storia è strutturata in maniera intrigante (ma credibile fino a un certo punto, stante le confidenze personali del giudice e non solo), il ritmo è incalzante e il romanzo piacevole, anche in relazione alla brevità, avendo il merito di prospettare la nuova (ormai abituale, il romanzo è di qualche anno fa) frontiera del crimine affaristico sul fronte informatico. Vi ho trovato delle analogie di 'metodo' con alcuni romanzi di Carofiglio (Testimone inconsapevole, Ragionevoli dubbi) con cui condivide meriti e difetti. Romanzo apprezzabile dunque per struttura (pur non credibilissima) stile e aspetto sociale, piuttosto debole sugli altri versanti poiché i cliché abbondano, e anche gli sviluppi inattendibili. Alla fine subentra una certa noia. La sintesi è quella di una narrativa italiana solo piacevole, di medio cabotaggio, di sicuro priva di mezzi per spiccare il volo
Recensioni
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L’incipit del romanzo è una domanda diretta: “Vuole sapere come l’ho ucciso? Intendevo come ho fatto a prendere la decisione di ucciderlo.”
Il vocabolario riporta alla parola “decisione” il significato di “scelta definitiva”.
Chissà se quella di Luca Barberis, protagonista di questo avvincente giallo, è davvero una scelta – decisamente definitiva – o piuttosto un imprevisto del caso, una coincidenza, un’occasione che trasforma l’uomo in assassino?
Questo si potrebbe definire un romanzo epistolare moderno: è infatti uno scambio di lettere via email tra il colpevole di un omicidio e il suo giudice, Giulia Ambrosini, incaricato alle indagini e alla sua cattura. Ma il fuggitivo in questione sa quello che fa e non teme di essere rintracciato, anzi sa di essere imprendibile perché è un informatico più che esperto, un ex hacker, a conoscenza di tutti i trucchi e i segreti per essere invisibile e inafferrabile nella rete.
Luca Barberis gioca con/contro Giulia Ambrosini e a rendere più affascinante il gioco è il feeling che si crea tra le due parti, gioco in cui non si afferra mai chiaramente chi sia fra i due a condurlo.
L’uomo che improvvisamente si trasforma in assassino decide di spiegare le sue ragioni al magistrato tenuto alla sua cattura, non per implorare la sua indulgenza o la clemenza della corte, ma appunto per raccontare cosa abbia mosso la sua mano, cosa ha potuto far sì che una persona, che mai avrebbe immaginato di fare ciò che ha fatto, possa compiere un delitto così efferato, un gesto estremo tale da farlo scavallare, da scaraventarlo dall’altra parte, oltre la quale non si torna più indietro. Perché è un’altra dimensione quella in cui si trova improvvisamente a vivere il nostro Protagonista, che dal quel momento diventa un fantasma, così almeno appare a Giulia Ambrosini , che riceve le sue mail una volta da Barceloneta, una volta da Lambrate, da Parigi, da Tokyo o dall’ufficio postale sotto casa. In queste conversazioni epistolari emerge il desiderio di Luca di spiegare e farsi capire: “Ognuno di noi non è che il ricordo che lascia, niente di più”, ed è questo il suo scopo, affinché anche il ricordo abbia giustizia. Il nocciolo della questione è svelare la verità oltre all’apparenza nuda e cruda dei fatti, inoppugnabili, sì, ma che è corretto vedere anche sotto altre luci, da prospettive diverse. Lo scopo del giudice invece è quello di far sì che l’assassino si costituisca e non compia un altro delitto, come oscuramente minaccia di fare. Ma, conoscendo già il criminale – reo confesso – e la vittima, le modalità, il tempo e il luogo del delitto, se la sola cosa da fare fosse semplicemente comprendere le ragioni per cui tutto questo è potuto accadere, la storia narrata rischierebbe seriamente il banale e lo scontato, invece man mano che il racconto procede si dipanano scenari sempre diversi, compaiono personaggi nuovi e quelli già noti all’inizio della storia cambiano ruolo, faccia e imprevedibilmente scompigliano le carte, aprendo nuove ipotesi di indagine.
Fino all’ultima pagina tutto può accadere anche se tutto è già successo.
È questo il pregio del romanzo quando è ben riuscito, tenerti incollato fino alla fine e questo senz’altro lo fa. Ma non solo: non mancano le riflessioni su quello che è il lato oscuro della new-economy, sulla ricchezza facile e sui modi spregiudicati per ottenerla costi quel che costi, così come i momenti di grande tenerezza, i gesti di lealtà e fiducia senza prezzo e ampi respiri di umanità che ci lasciano sperare che non tutto sia perduto.
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