L' amante

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09/06/2020 13:51:53
Questo romanzo,secondo me,non è uno dei migliori di Yehoshua.Risulta abbastanza astruso,con una trama irreale e incomprensibile:perché cercare l'amante della moglie, che sta invecchiando, una moglie che sa solo sognare?Invece molto interessante e ben riuscita è la descrizione del mondo arabo ed ebreo e come interagiscono.
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23/02/2019 22:10:14
Incuriosito dal cosiglio David Parenzo durante una puntata della Zanzara, decido di leggere questo libro. Parenzo lo ha definito un'ottima lettura. Mi sembra esagerato. Sicuramente interessante visto che è ambientato in un paese e cultura che non conosco. Per il resto la trama non e' da strapparsi i capelli. Preciso, non appartengo alla maggioranza silenziosa
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13/12/2015 00:03:36
E'il primo libro che ho letto e trovo sia il più bello di Yehoshua. Il personaggio che mi ha suscitato più simpatia è la figlia Dafi. Yehoshua,che è ripetivo nel raccontare coppie affiatate con mogli viziate e mariti protettivi qui cambia registro e descrive un marito disamorato ma pur sempre protettivo perchè pur di far contenta la moglie si fa in quattro a ritrovargli l'amante. L'atmosfera è sempre coinvolgente e mi è sembrato di esserci stata veramente ad Haifa nella città vecchia con la nebbia e il vento, poi su al Carmelo. Come sempre sembra che Yehoshua non abbia fatto l'insegnante e poi lo scrittore ma che abbia gestito un'autofficina con tanto di carro attrezzi e trattato con molti operai arabi. Penso che lo scrittore che Dafi insonne vede dalla sua finestra nella casa di fronte che sta sveglio di notte sia un riferimento a se stesso. Incredibile l'episodio del padre che si incontra con l'amica della figlia in un luogo tanto inusuale come una casa di riposo, non ho capito bene se era un sogno, ma nei suoi libri c'è sempre un evento irrazionale. Il finale come sempre è aperto, è la vita.
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25/09/2015 14:57:39
Adam, Asia e Dafi tre componenti di uno stesso nucleo familiare dove la differenza culturale è la causa di separazione e silenzio; un nucleo familiare che comunque va alla ricerca di qualcuno che sappia ascoltarlo capirlo e fare da mediatore e collante alla loro incomunicabilità. Questo desiderio sembra essere una utopia un sogno proibito tormentato, tanto da essere paragonato al desiderio di un amante che è quello di poter vivere la propria relazione amorosa senza ostacoli, senza impedimenti. L'AMANTE titolo scelto dall'autore per la sua narrazione non risulta più essere quell'amante desideroso di un amore carnale, sensuale, ma è un amore di connubio, di dialogo, di integrazione con cui poter condividere il proprio pensiero, il proprio modo di essere, di sentire, per poter convivere in pace: direi che trattasi di un amante spirituale. L'aver voluto dar voce ad ogni protagonista facendo raccontare la stessa storia con parole, pensieri e sentimenti diversi, evidenzia l'importanza che l'autore dà ad ogni individuo, all'interno di ogni contesto sociale, per la diversità di pensiero, di parola, di azione; esse sono delle verità che messe a confronto non solo risultano essere inconfutabili, ma che condivise si può giungere ad una vera e propria stabilità relazionale. I tre personaggi: Adam, Asya e Dafi, risultano essere la metafora della comunità di Gerusalemme ed in particolare delle tre religioni in essa coesistenti che da millenni rivendicano la propria verità, queste sarebbero tutte da decodificare, rispettare, valorizzare ma, ancora oggi non mettendosi a confronto attraverso un dialogo costruttivo sono la causa di morte e distruzione: Il grande conflitto esistente nella grande famiglia palestinese sarà superato soltanto quando l'uno imparerà a cercare l'altro, a desiderare l'altro proprio come un AMANTE, come fece il grande Maometto che colmo di quell'amore s'incamminò con grande umiltà sulla strada che portava ad una riconciliazione tra storia, identità e fede.
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07/02/2015 16:39:36
Bellissimo libro. Unica nota negativa, la spregidicatezza dei personaggi e gli istinti primordiali dominano la scena.
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05/01/2015 20:35:57
Ipnotico. Sembra di essere ad Haifa con i protagonisti, il tratto in comune x tutti è la solitudine. Scritto in modo magistrale i continui cambi di prospettiva, gli intrecci i problemi di comprensione, davvero bello.
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13/10/2013 22:28:47
Un romanzo splendido nato dall'immenso talento di Yehoshua ma che sembra scritto dai suoi stessi personaggi che, sembra, si aprano, ognuno per se, al lettore che, stupito, viene avvinto da una storia insolitamente suggestiva e diventa il loro vero confidente. Difficile non legarsi e non amare i personaggi di Yehoshua che pur nelle loro differenti caratteristiche hanno di base una leggerezza ed una umanità unica. Per quanto mi riguarda credo che oggi sia considerare uno dei migliori scrittori contemporanei.
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08/10/2012 18:27:21
in questo libro Yehoshua mette tutto il meglio di se, non è solo il conflitto irrisolto arabo israeliano (il libro è ambientato nel 73 ma attualissimo). c'è l'amore, c'è l'amore per una figlia, c'è la vecchiaia, c'è tutta l'insicurezza che si può avere seppur conducento una vita agiata ed apparentemente senza problemi. personalmnete le parti che ho apprezzato maggiormente sono quelle in cui la figlia parla in prima persona, da adolescente. molto bello come tutti i libri di Yehoshaua.
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06/10/2012 17:50:07
Ipnotico, avvolgente e coinvolgente. Yehoshua vi accompagna in punta di piedi per le strade di Haifa, come in sogno, in un'atmosfera ovattata e affascinante. Stilisticamente originalissimo. Il più bel libro del suo tempo. Indimenticabile
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21/06/2012 16:24:48
Perchè questo libro piace moltissimo a tutti ma a me no ? forse perchè l'ho comprato poco interessata alla trama, ma solo perchè ne ho sempre letto bene. Ed ho continuato ad essere poco interessata alla trama. In genere quando non mi prendono arrivo a metà circa e determino se vale la pena continuare. Mi chiedo se perdessi il libro, ne sarei rattristata o lo ricomprerei per vedere come finisce ? se la risposta è no, allora continaure non vale la pena, ci sono troppi libri da leggere ed il nostro tempo è sempre poco. Suppongo possa esser un bel libro, a me semplicemente i personaggi, e la storia non mi coninvolgeva e non mi interessavano.
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09/04/2012 17:29:24
E' la commedia della solitudine: tante persone che si girano intorno, ma che si sentono - e sono - profondamente sole. L'espediente narrativo di raccontare la vicenda dal punto di vista dei singoli protagonisti non è una novità. Nonostante tutto è un libro magistrale e appassionante.
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12/09/2011 12:12:38
Uno dei testi di letteratura più belli del XX secolo.
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03/07/2011 09:49:08
Storia e personaggi coinvolgenti come non mai. Un libro da leggere senza fretta, assaporandone ogni pagina e risvolto della vicenda narrata. Era il mio primo, ma di certo non sarà l'ultimo romanzo di questo abilissimo scrittore che avrò letto.
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19/09/2010 20:22:23
Veramente bello. Era da un sacco di tempo che dovevo leggerlo e mi sono impegnato la scorsa settimana. Ottima l'idea di far parlare i singoli protagonisti. Ennesimo ottimo lavoro di Yehoshua
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16/09/2010 17:55:07
Travolgente, appassionante, splendido. E lo stile è unico.
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11/03/2010 22:52:50
Yehoshua nel raccontare questa storia attraverso la voce di ciascun personaggio ci dona la ricchezza di ogni punto di vista, ci insegna l’onestà intellettuale di saper riconoscere le diverse sfaccettature della verità. Asya è una donna misteriosa, chiusa, triste, grigia e spenta. Di lei Yeshohua ci lascia solo conoscere i sogni: è il personaggio più evanescente di tutto il libro. Anche Adam è chiuso e triste. E’ un uomo concreto che ha costruito la sua vita con tenacia ed umiltà e che si perde nel disperato tentativo di possedere la moglie così diversa da lui. La sua è una ricerca incessante di trovare un punto di contatto con lei, un tentativo costante ed ostinato di descriverla, spiegarla, penetrarne i segreti, i lati oscuri. E’ per raggiungerla che insegue il suo amante, quello che lui stesso le ha procurato, Gabriel l’ebreo poco ebreo, tornato in Israele solo per avere l’eredità della nonna morente, che sarà soldato suo malgrado e che pur di non combattere sarà disposto a trasformarsi in ortodosso. Dafi, la figlia, non può dormire, non può rischiare di perdere il contatto con la realtà. E’ un’adolescente irrequieta, curiosa e critica. E’ coraggiosa, abituata alla propria solitudine e nella risoluta ricerca della propria verità si permette di andare incontro al mondo lontano e diverso di Naim. Naim, voleva studiare, è un ragazzo palestinese desideroso di incontrare l’altra metà del cielo di Israele. Attratto dall’universo sconosciuto degli ebrei, si innamora di Dafi, e si ritrova nel mezzo, né palestinese, né ebreo, né studente, né lavoratore, ospite e custode di Vaduccia la nonna ebrea che ha perso conoscenza, la cui mente se ne è andata, e che è una “pietra” in un letto d’ospizio, ma che alla parola Gerusalemme prova un gran dolore, piange, attraversa il pianto, ode il suo nome e si risveglia. Vaduccia è un’ebrea israeliana triste per ciò che succede al suo paese, un paese che ha perso il suo Amante, e la cui salvezza può arrivare solo dall’amore di tutti per tutti.
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17/10/2009 12:03:03
Bel libro, molto ricco e coinvolgente
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02/10/2009 16:32:49
Bello in ogni sua parte. Ottima la scelta dei personaggi ai quali ci si affeziona e ci si immedesima. Ottima anche la scelta di far parlare i protagonisti in prima persona. Spiccano su tutti i giovani Dafi e Na'im soprattutto per la loro spontaneità nel manifestare i loro sentimenti, al contrario degli adulti che vivono in maniera piu' "condizionata" le loro vicende sentimentali.
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21/07/2009 11:11:25
Troppo bello!!Scritto benissimo e coinvolgente fino alla fine....Lo consiglio a tutti.
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14/07/2009 00:24:49
Yehoshua ha letteralmente esagerato!! troppo bello. L'ha scritto troppo bene. Ho divorato questo libro in pochissimo tempo. Io di libri ne ho letti diversi, pur avendo soli 16 anni, ma questo è sicuramente il più bel libro che io abbia mai finito! il voto? 10000/5. CONGRATULAZIONI YEHOSHUA!!
