Nel 2012 aveva giustamente suscitato molto interesse al festival di Angoulème questo romanzo grafico di un giovane autore belga. Interamente realizzato ad acquerello, Gli amatori destruttura il classico codice sequenziale del fumetto eliminando le vignette e i balloon, per alternare invece brevi scene dialogate che navigano libere nella pagina e grandi illustrazioni scontornate, senza però mai perdere la fluidità narrativa. La storia è quella di Pieterjean, un artista in crisi che viene invitato ad una biennale d'arte organizzata in un paesino delle Fiandre. Una volta sul posto l'artista professionista si trova, suo malgrado, a collaborare con un bizzarro gruppo di amanti dell'arte, goffi, generosi e nevrotici (gli amatori, per l'appunto) a cui propone di costruire un nano da giardino, alto dieci metri e interamente realizzato in cartapesta. La buona volontà non manca, ma in corso d'opera i rapporti umani si complicano trasformando quella che all'inizio era sembrata una gustosa satira del mondo dell'arte contemporanea in un magma emotivo magnificamente reso da sovrapposizioni grafiche di grande forza evocativa che restituiscono pittoricamente tutto ciò che i dialoghi, per quanto accurati e brillanti, non potrebbero esprimere. Lo stesso Evans del resto ha dichiarato in un'intervista che ciò che realmente lo interessava al momento della realizzazione del fumetto era rendere dal punto di vista grafico e narrativo non tanto uno specifico ambiente culturale e sociale quanto piuttosto una "cacofonia di opinioni". E in questo tentativo, teso talvolta fino ai limiti della sperimentazione, di rappresentare una coralità mancata e dissonante Evans riesce a salvare l'intelligibilità dell'intreccio grazie alla presenza di alcuni colori guida che contraddistinguono i vari personaggi e le loro parole permettendo così al lettore di districarsi nella complessità senza essere costretto a semplificare in modo arbitrario. Chiara Bongiovanni
Leggi di più
Leggi di meno