Andy e la realtà virtuale

scheda di Rotondo, F., L'Indice 1995, n. 6

Il genere cosiddetto 'cyberpunk', l'ultimo grido della fantascienza, che ha i suoi massimi pontefici in Gibson e Sterling e che coniuga tecnologie informatiche ed elettroniche, bioingegnerie genetiche, mondi simulati, droghe potentissime e multinazionali simili a mafie (e viceversa) - per avere un'idea si pensi a "Blade Runner" - adesso è giunto anche nei libri per ragazzi. L'australiana Carmichael è l'autrice di una serie di avventure il cui protagonista è un ragazzino che aiuta la zia scienziata a sperimentare programmi di realtà virtuale, quel mondo artificiale costruito con il computer e al quale si accede e con il quale si può interagire indossando tuta, guanti e casco speciale con due piccoli schermi davanti agli occhi. Superata la lentezza iniziale, dovuta alla necessità di dare spiegazioni, la vicenda si fa decisamente avvincente e travolgente, con intrighi, segreti, misteri, sorprese, pericoli, colpi di scena e di mano. I dinosauri che popolano gli interessi e i sogni di Andy escono dal suo inconscio ed entrano nei programmi del computer e di qui s'introducono nella realtà, realizzando una sorta di Giurassic Park prima virtuale e poi materiale. Che cosa succede quando le immagini della mente prendono vita? Siamo solo alla prima puntata di un serial i cui prossimi titoli sono "Andy e i cybersauri" e "Andy e i mondi simulati".