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Anno edizione: 2019
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Un tranquillo viaggio in famiglia a Lanzarote che si trasforma in un incubo: con una parabola vertiginosa, L'anno nuovo racconta la storia di un uomo in crisi d'identità e di due bambini che nel bel mezzo di una vacanza paradisiaca si ritrovano all'inferno.
«Il thriller e l'analisi sociale sono interconnessi in maniera tanto efficace da rendere "L'anno nuovo" forse il miglior libro di Juli Zeh» – Süddeutsche Zeitung
«Con una penna leggera, Juli Zeh combina un'intelligente riflessione sul ruolo dell'uomo moderno al cupo racconto di un trauma infantile che si trasforma in un thriller psicologico» – Der Tagesspiegel
Henning ha una quarantina d'anni ed è sposato con Theresa, con la quale ha due figli. La famiglia sta trascorrendo le vacanze di Natale sull'isola di Lanzarote, dove il vento impetuoso spazza via tutti i pensieri e il sole accecante allontana lo stress quotidiano. Henning si ripete di essere un uomo fortunato: vive in un bell'appartamento di Gottinga, lavora per una casa editrice, ha una famiglia felice. Nonostante ciò, da alcuni mesi soffre di attacchi di panico. Non è sereno, non riesce a dormire, litiga in continuazione con la moglie, che lo esorta a comportarsi «come un uomo, un uomo che io possa amare». Il mattino del primo giorno dell'anno, durante un'escursione in bicicletta verso uno dei punti più alti dell'isola, quel malessere torna a fargli visita. A soccorrerlo è Lisa, un'artista tedesca che lo invita a casa sua offrendogli acqua e cibo. Dettaglio dopo dettaglio, la casa della donna gli appare sempre più familiare, una strana sensazione di déjà-vu comincia a farsi strada nella sua mente e, quando Lisa gli mostra un pozzo nel giardino, quella che sembrava una strana suggestione si trasforma in certezza: in quella casa c'è già stato, tanto tempo fa. E poco alla volta tornano a galla i ricordi di un'esperienza terrificante vissuta fra quelle mura, un'esperienza che lo ha segnato per sempre. Un tranquillo viaggio in famiglia a Lanzarote che si trasforma in un incubo: con una parabola vertiginosa, L'anno nuovo racconta la storia di un uomo in crisi d'identità e di due bambini che nel bel mezzo di una vacanza paradisiaca si ritrovano all'inferno. L'ultimo romanzo di Juli Zeh, all'uscita subito al primo posto nelle classifiche tedesche, conferma lo straordinario talento dell'autrice.
Incuriosito dalla critica che ne tesseva le lodi mi sono convinto a prenderlo. A mio modo di vedere un romanzo un tantino sopravvalutato e banale che non riesce a creare quello sprint che mi ero aspettato leggendo la trama.
Di Turbine avevo apprezzato la scorrevolezza, l'ironia, e la capacità di indagare le pieghe dell'animo umano con leggerezza. L'anno nuovo parte invece in salita, come Henning, il protagonista, che in vacanza con la famiglia a Lanzarote, finirà col giungere in un luogo inaspettatamente famigliare. Se la prima parte mi è sembrata faticosa, la seconda trascina il lettore in un vortice ipnotico che non permette soste.
Juli Zeh scandaglia con cura il vissuto e le percezioni dell’età infantile. Il suo talento, già dimostrato nello splendido Turbine, è confermato.La Zeh ci sussurra che dobbiamo sempre misurarci con l’incertezza. SMS come ammonimenti, sassi dipinti come premonizioni. La vita eccede la verità e nessun sogno è interamente sogno. L’anno nuovo è un romanzo di visioni e di deviazioni oniriche. Una patina di irrealtà si stende sugli eventi, minandone la regolarità. L’azione del protagonista, quel pedalare ostinato, energico, disperato, apre un varco, una porta che conduce ad una dimensione arcana, forse sovrannaturale.
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