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IL ROMANZO SUDISTA ASSOLUTO
Primitivismo feroce, senza riscatto. Anche troppo. A tratti m'è sembrato troppo insistito e compiaciuto il modo barocco con cui WF descrive l'avvilimento dei suoi personaggi . Alcuni di loro , nella loro assoluta desolazione, nell'abbandono alla bruta esistenza e agli interessi immediati, cui la fame e l'avidità. hanno svuotato l'anima, restano nella memoria. I personaggi di WF mi hanno richiamato le terribili , angoscianti foto di J.Agee e W. Evans in "Sia lode ora a uomini di fama". C'è esibizionismo in WF, gusto per l'esagerazione. WF sta a Hemingway come Dostjevskij a Tolstoj . Non è un giudizio letterario, ma dal punto di vista umano e filosofico sono in sintonia coi secondi.
Si tratta a mio avviso del romanzo più respingente di questo autore (o almeno, il più respingente fra quelli che ho letto): notoriamente, Faulkner se ne frega del lettore, non gli importa che capisca ciò che sta succedendo, lui va avanti a raccontare la sua storia, ma la pazienza ha ripagato, ed è così che ho scoperto uno dei romanzi più belli che abbia mai letto. Sicuramente complesso, oserei dire molto più di "Mentre morivo", che non è proprio una passeggiata. Si tratta di un continuo discorso diretto, personaggi che raccontano una storia avvenuta decenni prima, e di tanto in tanto ci si sposta nei luoghi e nel tempo, si cambia narratore, i personaggi vengono introdotti senza presentazioni, come dando per scontato che il lettore li conosca già, il linguaggio può risultare difficoltoso e sicuramente non scorrevole, e quando si legge un paragrafo in terza persona tradizionale si esulta. Eppure, la storia dell'arrivo e della permanenza dei Sutpen nella contea di Yoknapatawpha è una di quelle vicende che non dimenticherò mai.
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