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Sono una grande fan di Dumas padre e ho letto molti dei suoi più famosi capolavori letterari, ma ammetterò di non aver mai sentito di questo libro che mi ha fatto scoprire la serie sui "Delitti celebri" di cui questo libro fa parte. Apparentemente questo è uno dei delitti meno celebri, ma non per questo meno coinvolgente. E' innanzitutto interessante vedere come la cronaca nera veniva gestita in passato e il libro è di per se molto veloce ed ben scritto. In fine, il libro è una finestra su uno spaccato di storia tedesca che non conoscevo bene, quindi l'ho trovato anche istruttivo in quanto quest'edizione è davvero ben fatta.
Alexander Dumas, verso la fine di settembre del 1838, si recò a Mannheim, nel granducato di Baden, per raccogliere notizie sulla vita e sulla morte di Karl Ludwig Sand, eroe e martire della libertà. In quell'occasione ebbe modo di visitare il luogo in cui Sand era stato giustiziato: un luogo anonimo cosparso di "nontiscordardimé". In questo racconto Dumas narra la vicenda umana di Sand, studente di teologia che venne giustiziato il 28 maggio del 1820, all'età di venticinque anni, per avere assassinato Kotzebue, consigliere di stato imperiale russo, un traditore dell'ideale liberale e nazionalista, a cui Sand aveva dedicato la parte migliore di sé e della sua giovinezza. Nell'ultima lettera inviata ai genitori scrive: "Da parte mia, come sono vissuto da quando conosco me stesso, ovvero con una serenità pervasa di desideri celesti e con uno strenuo e instancabile amore della libertà, così morirò. Dio sia con voi e con me."
bel racconto. Tensione altalenante. Non è migliore tra i delitti celebri che ho letto. Comunque ottimo livello.
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