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Il protagonista Alfredo Bonafede, si è messo in testa di salvare un bambino morto in un'esplosione di una piazza, preoccupato che possa rivelare a Dio cosa succede a questa disastrata umanità, sulla terra. Si, perchè il bambino "lo dirà a Dio" e forse non potrà ricevere risposta, o perchè Dio non esiste, o non voglia immischiarsi nelle faccende umane. Solo entrando nella dimensione spazio-tempo, là dove il tempo si dilata, si restringe, un attimo c'è, e subito dopo non c'è più, nella sfera immensa della temporalità, dove tutti tempi corrispondo per tutti, ecco, forse lì, pensa il protagonista, è possibile "arrivare un attimo prima" che succeda la disgrazia e salvare il bambino! Ecco allora una corsa spasmodica con al seguito variegati personaggi, alla ricerca di un orologio fisso su di un'ora particolare, che passa di mano in mano ( anche il Diavolo lo sta cercando), che scandisce quel "tempo necessario" a che gli avvenimenti tragici della vita possano essere corretti e riveduti! E alla fine l'uAtore fa la sua riflessione e ci svela qual'è l'ora propizia,quando questa arriva, e che arriva solo quando l'umanità tende al bene. Un testo di grande interesse a tratti filosofico, un tentativo ben riuscito di dare risposte a domande millenarie, terreno di scontro dove laico e cattolico misurano da sempre le loro forze. Un libro che recupera la tradizione migliore della letteratura del racconto onirico e dell'assurdo apparente, che fa ricordare il grande Kafka. Un testo da manuale, da leggere e da riprendere in mano, per illuminare la mente e far pensare ai grandi misteri della vita e della morte. I miei complimenti allAutore Michele Iacono per l'originalità dell' opera. Vanna Antonioni
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