L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Dire la verità non guasta mai. Qualsiasi essa sia. Apprezzo molto lo sforzo per dire certe cose a discapito di offese anche gratuite; ma la verità va detta. Bravo dott. Pansa per ciò che scrive, oltre a dare una visibilità giusta e corretta in una fase storica complessa, fa capire alle nuove generazioni un dramma che la guerra tra italiani ha lasciato il segno a quasi settant'anni da allora. Vada avanti i giovani Le saranno grati
Il portafoglio dovrebbe essere già pieno, no?! Anche noi.
Sappiamo che contro ogni ideologia totalitaria è inutile discutere. Voglio comunque aggiungere la mia voce dissenziente nei confronti di un autore che palesemente cavalca l'onda di una crisi civile ed economica che alimenta odio e divisioni. Lui non è certo immune da contributo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La controstoria di Pansa svela il lato oscuro
della Resistenza e la spietatezza di uno
scontro tutto interno al fronte antifascista.
Il 25 aprile chi va in piazza a cantare “Bella
ciao” è convinto che tutti i partigiani abbiano
combattuto per la libertà dell’Italia. È
un’immagine suggestiva della Resistenza,
ma non corrisponde alla verità. I comunisti
si battevano, e morivano, per un obiettivo
inaccettabile da chi lottava per la democrazia.
La guerra contro tedeschi e fascisti era
soltanto il primo tempo di una rivoluzione
destinata a fondare una dittatura popolare,
agli ordini dell’Unione Sovietica. Giampaolo
Pansa racconta come i capi delle Garibaldi
abbiano tentato di realizzare questo
disegno autoritario e in che modo si siano
comportati nei confronti di chi non voleva
sottomettersi alla loro egemonia. Quando si
sparava, dire di no ai comunisti richiedeva
molto coraggio. Il Pci era il protagonista assoluto
della Resistenza. Più della metà delle
formazioni rispondeva soltanto a comandanti
e commissari politici rossi. Bella ciao
ricostruisce il cammino delle bande guidate
da Luigi Longo e da Pietro Secchia sin dall’agosto
1943, con la partenza dal confino di
Ventotene. Poi le prime azioni terroristiche
dei Gap, l’omicidio di capi partigiani ostili al
Pci, il cinismo nel provocare le rappresaglie
nemiche, ritenute il passaggio obbligato
per allargare l’incendio della guerra civile.
La controstoria di Pansa svela il lato oscuro
della Resistenza e la spietatezza di uno
scontro tutto interno al fronte antifascista.
E riporta alla luce vicende, personaggi e delitti
sempre ignorati. Pagina dopo pagina,
prendono vita i protagonisti di un dramma
gonfio di veleno ideologico. A cominciare dagli “spagnoli”, i reduci delle Brigate internazionali
nella guerra di Spagna, presenti
in tutte le bande garibaldine, inchiodati a
un comunismo primitivo e brutale. Pansa
ce li presenta anche nei loro errori di rivoluzionari
senza onore, pronti a uccidere chi
li contrastava. E nel metterli a confronto
con i partigiani che si battevano per un’Italia
libera da qualsiasi dittatura rievoca una
pagina di storia che la sinistra ha finto di
non vedere. Bella ciao verrà ritenuto un libro
scandaloso dai gendarmi della memoria
resistenziale. E questa sarà la conferma che
Pansa ha fatto un importante passo in più
nel suo percorso di narratore revisionista.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore