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La bellezza dell'asino - Pia Pera - copertina
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Dettagli

1997
Tascabile
21 marzo 1997
208 p.
9788831766203

Voce della critica


scheda di Vittori, M.V., L'Indice 1992, n. 6
(scheda pubblicata per l'edizione del 1992)

Cimentarsi nel genere erotico, con il giusto distacco e la scintillante resa dell'ironia, è la difficile scommessa vinta da Pia Pera, studiosa di russo, che esordisce in letteratura con questi racconti. La casistica dispiegata riserva qualche sorpresa: accanto al classico ragazzo perbene e al regista geniale e nevrotico si trovano nientemeno che la virginale Tatiana e il cinico Eugenio Onegin, prelevati dalle pagine di Puskin e reincarnati in una modella e in un gatto.
Le donne recitano i ruoli più arditi, in questi racconti, a cominciare da Rimma, grassa e lamentosa ragazza ebrea che non esita a provocare eroticamente il giovane perbene, cugino dell'amica (l'esplorazione, da lui descritta in una sorta di diario, del "continente euro-asiatico" chiamato Rimma, è avventura in bilico tra l'ilarità più sfrenata e un amaro senso di pena); c'è poi l'esuberante ragazzetta denominata Cucsia che, in una lettera ad un'amica del cuore, racconta i fuochi d'artificio del suo incontro erotico con Oscar, "il mio fumetto di Crepax"; asserisce, saggia: " L'importante non è il gioiello, che è sempre lo stesso. . . l'importante è la cornice, il castone", e per questo s 'inventa scenari da bordello Kitsch: ma l'ironia non le fa difetto e la narrazione è quindi godibilissima. Lavinia , infine, nel gelo delle sue riflessioni - non a caso il racconto s'intitola "Sottozero" - , immerge senza pietà lo sconsiderato ottimismo del suo amico Jim, sorta di boy-scout californiano, e si chiede, vagamente disgustata, come mai i buoni tendano invariabilmente al golfo. Ma, a smentita di quanto si è appena detto - l'ardimento delle donne - , ecco le protagoniste dell'ultimo racconto, "Capitomboli", un delizioso intreccio di missive che ricorda, nella sua scintillante perfidia, certi epistolari libertini del Settecento: la tenue e stupida Cristina, e l'appiccicosa Domitilla. Gli uomini: ballerini falliti, mariti che fanno solo i mariti, cioè zero, e soprattutto omosessuali dichiarati o latenti che ogni tanto s'avvicinano alle donne come si avvicinerebbero "ad un hamburger o al baccalà fritto " dopo ostriche e caviale. Per ultimo, il racconto più bizzarro: " Murzikhan ", la storia del rinnovato incontro, e della desiderata fusione tra Tatiana e Eugenio Onegin; e poco importa se questa desiderata fusione può avvenire soltanto mordicchiando i flessuosi piedi dell'amata e sciogliendosi in fusa: il cinico Eugenio ha imparato, da gatto, ad appagarsi di tenerezza. Pennellate di inconfondibile colore "russo " - come l'insistita ricerca da parte di alcune eroine femminili, del loro "arcangelo travestito da teppista" o quel vizio, variamente irriso, di aprire il proprio cuore - aggiungono ulteriore pimento a una narrazione che sa fondere malinconia e divertimento, passione ed ironia, tenerezza e perfidia nel modo più efficace; grande la disinvoltura dell'autrice nel giocare con i personaggi e con le situazioni, anche le più paradossali, grazie ad un linguaggio duttile e trasformista. Davvero un brillantissimo esordio.

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Conosci l'autore

Pia Pera

1956, Lucca

Pia Pera è stata una scrittrice italiana. Giornalista presso «l’Espresso», «Panorama», «Elle», «Gardenia», «The TLS», «Il Sole24Ore», professoressa di Letteratura Russa all’Università di Trento, traduttrice di classici russi, ha anche tenuto vari corsi di scrittura creativa.Ha scritto libri di narrativa, di non fiction e di riflessione sul giardinaggio, la sua grande passione.Ha tradotto e curato classici russi come La vita dell’Arciprete Avvakum (Adelphi, 1986), Evgenij Onegin di Puskin (Marsilio, 1995), Un eroe del nostro tempo di Lermontov (Frassinelli, 1996).Fra i sui libri possiamo ricordare La bellezza dell'asino (Marsilio, 1992), Diario di Lo (Marsilio, 1995), L’arcipelago di...

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