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Quarto volume dei racconti di Ackerman! Prosegue la gran gioia di leggere questo autore poco conosciuto nel nostro paese, come troppi altri! Grazie alla casa editrice che da sempre si impegna nella ricerca di scrittori di validità indelebile!
Torno a scrivere solo per recensire questa straordinaria raccolta di racconti, la quarta pubblicata da Edizioni Hypnos, che non finirò mai di ringraziare per aver portato in Italia tutte le antologie di racconti strani di uno scrittore unico. Silloge di racconti pubblicata nel 1990 negli oscar horror Mondadori, per merito del grande Giuseppe Lippi che curò le traduzioni, qui riproposte, e la bellissima prefazione. Otto storie meravigliose e al solito indecifrabili, in più un lungo racconto inedito, Gli stranieri, che non vedo l'ora di leggere. Di sicuro Cold hand in mine è una delle migliori raccolte, ma tutte sono di ottimo livello artistico, stilistico e immaginativo, e racconti come l'erotico macabro e perturbante, Le spade, un classico come Diario di una ragazza inglese, e i raffinati, indecifrabili enigmi de L'ostello, Io e il signor Millar ( storia da cui Lippi si ispirò per definire i fantasmi di Aicknan, ectoplasmi di carta), L'uomo degli orologi, o l'esoterico La vera strada della chiesa, fanno di questo libro, una pubblicazione imperdibile per tutti gli appassionati e cultori del fantastico più bizzarro e misterioso che il secondo '900 ha saputo offrire a livello letterario non solo nel regno unito, ma in tutta Europa. "La verità era che Ursula non parlava volentieri dei suoi orologi, e fu così fin dal primo momento. Era disposta a trattare qualsiasi argomento, (...) discuteva volentieri di tutto a tutte le ore, ma non dei suoi orologi".
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