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Con questa documentatissima opera scritta con Brio, Massimo Del Papa denuncia al mondo gli agenti della Restaurazione politico-culturale in Italia, ovvero i finti "ribelli" che però si fanno, con il loro pubblicare per case editrici di proprietà di chi a paroole combattono, portatori insani di posizioni razziste e omofobiche, cosa che si denota anche dalle loro produzioni, se l'autore è una spugna, costore assorbono metafore di violenza anale e sodomia non consenziente, ad esempio nei Wu Ming è tutto un "te lo metto nel c...", un uso totalitario del verbo "fott..." che significa sempre: uccidere, malmenare, spintonare, al contrario dei libri, ad esempio, di Antonio Moresco e Massimiliano Parente (cioè dell'uno e dell'altro, non a quattro mani), dove la sodomia è atto di amore o comunque di piacere. Del Papa non parla di questo ma evidenzia come nell'incoerenza sguazzino personaggi che, tra l'altro, alle patrie lettere (ma anche qui c'è un'ombra di sessismo consolidato: perché non anche"matrie lettere"?) non stanno dando granché. Un giornalista di razza.
Attenzione c'è grandezza giornalistica in questo soliloquio/colloquio con il grave problema segnalato da Del Papa, non a caso grossi intellettuali e personaggi, quali Antonio Moresco, autore di una perturbazione del mondo contemporaneo, o Carla benedetti ne parlano anche loro. Ci andrei cauto con le stroncature, l'intelligenza non si misura da qualche refuso o scelta stilistica, infatti l'importante è che DEL PAPA HA DELLE COSE DA DIRE, come Tiziano Scarpa denuncia certe coappartenenze con lobbies oggi al potere e non a caso ostili alla volontà degli addetti ai lavori del mondo della cultura, più realisti del rep che ballano senza posa cantato dal padrone neanche occulto! Vediamo poi i limpidi esempi di moralità ostile a Del Papa con quanta cristallineria vengono smascherati nei conti correnti quando ci si mette, a fare le pulci, la guardia di finanza! Merita questo pamphlet dell'Italia contemporanea ma non solo, come segnala la vera cultura che si sta diffondendo grazie anche a nuovi scrittori forti e incandescenti, le scritture libertarie che si oppongono alla Restaurazione in corso (se ne è parlato anche al Salone del libro di Torini ma Del Papa non era presente sul palco). BASILE
forse eccessivamente pessimista: non concordo sulle tesi che negano la mistificazione del mercato e l'idolatria tecnotelevisiva. Bella l'immagine del cinese che cucina hamburgers a Londra pensando d'essere ancora nella provincia di Pechino a sognare d'essere a Barcellona a studiare antropologia o una qualsiasi scienza molle. Molto poetica la parte finale dopo l'inizio
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