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Un gradino inferiore al primo e al terzo, ma ugualmente molto bello....forse ci sono alcuni tempi morti....ma il film parte molto bene e anche alla conclusione fatica a capire cosa sia realmente accaduto...azzeccatissima la suoneria del cellulare :)
Molto carino, The Call 2 non è in grado di spaventarti appena lo vedi; è uno di quei film che ti fa tremare sotto le coperte perchè continui a chiederti incessantemente: sono solo in casa? Che cos'è questo rumore? Perch'è l'acqua gocciola? Insomma, in quei momenti, che ti giorno ti sembrano completamente assurdi, ogniuno di noi immagina dentro di se che fuori dal suo campo di vista si nasconda Qualcosa che potrebbe terrorizzarlo e che potrebbe fargli del male...
The Call 2 (di Renpei Tsukamoto) è il seguito del fortunato horror di successo The Call (diretto da Takashi Miike, che ricorderemo per Audition). Il film presenta la storia di Kyoko, un'insegnante in un asilo che, una volta andata a trovare il fidanzato in un ristorante, inizia a ricevere strane chiamate sul cellulare e a percepire le presenze di una strana bambina dai lunghi capelli corvini: la maledizione non è finita. Sembra l'ennesima scopiazzatura di The ring, ma il film in realtà parte molto bene e offre degli spunti notevoli, anche se, come svolgimento dei fatti, non si distacca molto dal suo predecessore. Riesce comunque a mantenere una tensione elevata grazie anche alle efficaci interpretazioni degli attori (in particolare Kyoko) e una regia e una sceneggiatura altrettanto interessanti e innovative. La colonna sonora inoltre rende bene l'atmosfera inquietante che pervade il film e la fotografia è molto ben curata. Insomma, un film che se da una parte non risulta molto originale (poichè riprende numerosi rimandi al suo predecessore ma anche a The ring o Phone), riesce comunque ad offrire altri numerosi spunti interessanti e a far realmente spaventare e "balzare sulla sedia" numerose volte. Un film ben fatto e ben girato (si veda la scena del fantasma alle spalle dell'amica di Kyoko, una delle più inquietanti!) che sicuramente non annoierà per via del suo ritmo serratissimo e per i numerosi spaventi e non deluderà le aspettative del pubblico fan del cinema orientale. Riuscito.
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