Il canto dei cuori ribelli

Quando il nazionaismo estremo di un popolo si scontra con due cuori d'acciaio che battono all'unisono e che credono di poter abbattere muri invalicabili, il risultato non è di certo foriero di buona ventura. Chi crede nell'amore crede sempre in un lieto fine personale, si è spinti da entusiasmo ardore e motivazione profonda. L'India manifesta il suo lato oscuro, negando ciò che non poteva essere nascosto e quei cuori d'acciaio diventano due cuori di cristallo. Due protagoniste Smita e Meena, entrambe segnate da un'India estrema, le cui storie si intrecciano e si dipanano per esprimere con un'unica emissione di voce il loro si alla vita e lo fanno in modo totalmente inaspettato e non privo di dolore. Il racconto è una carezza che a volte leggero sfiora la guance altre schiaffeggia con mani ruvide. L'India di certo è un paese eclettico rumoroso e statico in certe e oscure aree pastorali dove i concetti di amore e onore vengono macchiati dall'esaltazione di popoli che credono di agire per il bene invece compiono abomini e crimini feroci. Due destini, un unico grande desiderio. Buona lettura.

L'India è fatta di contraddizioni, un continuo scontro tra tradizione e novità, rispetto e misoginia, povertà e ricchezza. Le donne sono vittime anche lì, cambiano solo i motivi che stanno alla base e le forme di persecuzione. Più ci si addentra nei paesi rurali e più si torna indietro nel tempo tra credenze, comportamenti, ignoranza. In questo contesto, Meena, donna povera che cerca di dare alla figlia un mondo migliore, si contrappone ad una donna, anch'essa indiana, che ha trascorso gli ultimi 20anni negli USA. Due modi di vedere e vivere completamente diversi, due donne che raccontano due realtà differenti sia come approccio alla vita che alle relazioni con gli altri. Un bel libro, ispirato alla condizione della donna, che indigna e tuttavia lascia spaesati.

Mi aspettavo qualcosa di più , racconto che ogni tanto si inceppa , personaggi inutili senza carisma . Non l'ho finito . Pesante