Il canto della terra

È un’opera di grande spessore introspettivo centrato nel contesto della seconda guerra mondiale. Benché siano trascorsi più di sette decenni dagli eventi bellici che hanno sovrastato l’ordine sociale e politico globale, la narrativa di Battaglini è tutt’oggi rilevante.

Personalmente non amo i libri di fiction sul tema della seconda guerra mondiale, e della guerra in generale, perché corrono il rischio del carnaio gratuito, della semplificazione o ancor peggio, del goffo tentativo di ribaltare lo stereotipo. Inoltre un'infanzia piena dei racconti dei nonni mi ha reso schizzinosa e restia a questo genere di ascolto. Il canto della terra invece mi è piaciuto, e molto. Ho amato lo stile placido, materno quasi, della scrittrice, che segue i personaggi del suo romanzo corale (ma io credo che sia più di tutti Alceste il suo personaggio del cuore) con amore ed empatia, senza indulgere mai in violenze gratuite o scene di guerra troppo scontate. È evidente l'accuratezza della ricerca storica, ma in sé un lavoro storico non può mai bastare, ed è questa consapevolezza che a mio parere rende il libro così riuscito, commovente e armonioso.

Il Canto della Terra è un libro per tutti che, con pacatezza e umanità, racconta una vicenda drammatica della storia italiana, senza inutili eccessi e senza cattiverie. Scorrendolo, il lettore si troverà immerso in pagine che trasmettono emozioni, e non c'è altro che si possa chiedere ad un romanzo.