Case di vetro. Le indagini del commissario Armand Gamache

Giuro che non darò mai più retta a chi fa associazioni con Simenon e Maigret. Un libro confuso, scritto male, senza alcuna caratterizzazioni dei personaggi che si dimenticano dopo poche righe e quando si ripresentano ci si chiede chi sono. Bocciato.

Né carne né pesce. Ho trovato irritante la costruzione della trama, troppo spezzettata e confusa, e l'eccessiva quantità di personaggi. Comunque non scontata la soluzione dell'indagine.

Buon giallo, forse un lavoro di editing al ribasso in termini di pagine l'avrebbe reso ancor più scorrevole

Bello e ben scritto,scorrevole ma con un centinaio di pagine in meno sarebbe formidabile

Questo è il primo libro che leggo di questa autrice, l’ho comprato a scatola chiusa per la pubblicità fatta da Einaudi e non mi sono pentita. Un bel giallo, molto moderno, intrigante e con temi attualissimi. Nonostante il numero delle pagine si legge molto velocemente e tiene alta la tensione fino alla fine. Il protagonista è uno di quelli caratteristici dello stile e che da subito si aggiudica la simpatia del lettore. Credo che acquisterò altro dell’autrice e spero che ne pubblichino presto altri.

Torna Armanda Gamache e la sua squadra. Trama interessante, ritmo incalzante ne fanno un ottimo romanzo giallo, non truculento e di scorrevole lettura. Louise Penny si conferma con la caratterizzazione di Gamache, ispirandosi al miglior Simenon.

È il primo libro che leggo di questa autrice e ho subito acquistato gli altri disponibili. Anche se la storia è poco verosimile mi è piaciuto com'è stata sviluppata e scritta. Tutti piacevoli i personaggi. Consigliato.

Lo consiglio. E’ un bel personaggio Armand Gamache, commissario della Surete’ del Quebec, si differenzia dagli altri investigatori letterari per la qualita’ di credere nella propria coscienza. E’ una persona decisa, pacata, che rispetta la legge. Il racconto, parte un po’ sconclusionato, nel senso che le scene cambiano molto velocemente, e ho fatto fatica a capire come si svolgeva la trama, poi quando si entra nel meccanismo e’ veramente un bel giallo. L’unica pecca e’ che , alla fine, alcuni concetti vengono ripetuti piu’ volte da persone differenti per poi arrivare alla stessa conclusione. Questo libro e’ il tredicesimo di una serie, devo assolutamente trovare almeno il primo.

Ho acquistato il libro dopo aver letto le recensioni positive apparse sugli inserti letterari di diversi quotidiani. Probabilmente le aspettative erano troppo alte. Ho trovato il romanzo noioso, sono stato tentato più volte di abbandonare la lettura: troppi dialoghi inconcludenti e ripetitivi, trama poco credibile, personaggi improbabili. Forse 200 pagine in meno avrebbero giovato al libro. Non sono sufficienti qualche personaggio strampalato più o meno simpatico o le angustie di un commissario a fare un buon thriller. Il commissario Gamache il nuovo Maigret? Ma per favore!

Lo consiglio. Mi ha conquistata definitivamente il personaggio di Ruth ma anche quello del commissario Gamache, l’ambientazione, i dialoghi e la storia resa ancor più avvincente dai flashback continui , l’autrice sa come lusingare ed attrarre il lettore, anche se il finale mi ha lasciato qualche dubbio.....ma mi è piaciuto!

Giallo originale, interessante e coinvolgente. Cerco immediatamente altri libri delle stessa AUTRICE.

Una Agatha Christie moderna, con il giusto equilibrio tra buon gusto e azione. Salti temporali e caratterizzazione dei personaggi si intrecciano in una sequenza appassionante. Un giallo con i fiocchi! E con un garbo di altri tempi

una strana commistione in un libro con gli ingredienti del giallo classico: un investigatore - ispettore amato dai suoi uomini, che usa metodi forse non convenzionali ma che ama leggere dentro le persone, un ambiente di polizia corrotto o inetto, una indagine che mette in evidenza il crimine e la corruzione, ma che si conclude in maniera positiva; la commistione nasce dall'unire una sorta di giallo in una stanza - alla Agata Christie - in cui gli indizi sono sotto gli occhi di tutti, ma non riusciamo a vederli fino alla fine - a un giallo di azione, di violenza, di lotta contro il male. La narrazione procede su due piani - il processo che vede alla sbarra il responsabile di un omicidio in un piccolo paesino - e gli antefatti che hanno portato al processo. Le due tipologie di narrazione e i due piani ogni tanto mostrano qualche sfasatura, ma la storia è convincente e affidabile, il ritmo tiene alta la tensione e la conclusione sorprendendo il lettore raggiunge il suo scopo. Da leggere lentamente e con voracità.

Libro dal finale inaspettato.

L'ho divorato. Armand Gamache è un personaggio strepitoso, degno di Maigret. Consigliatissimo.

Semplicemente strepitoso. Tra Maigret e Vargas

Una figura misteriosa ed uno sguardo d’accusa. Sono questi gli elementi che hanno attratto maggiormente la mia attenzione durante la lettura di questo interessantissimo libro. Mi è molto piaciuto nel modo in cui il detective risponde alla propria coscienza. E’ infatti un giallo che lascia il segno anche nel lettore. Regalerò sicuramente questo testo alla mia migliore amica.