Tessuti realizzati da residui di agrumi, bioplastiche ricavate da pomodori e altre fonti vegetali, canapa e paglia di riso per l’edilizia, integratori alimentari ottenuti da scarti della produzione di whisky, cosmetici a base di nocciole e uva. Si parla sempre più di bioeconomia circolare, ma quanti sanno davvero di cosa si tratta? Questo libro è una fonte preziosa di informazioni sull’argomento e cerca di rispondere a molte domande: come si può spiegare la bioeconomia circolare? Chi ha inventato questo concetto e quando? Si può definire come la produzione a partire da materie prime rinnovabili? Esiste una sola definizione, o ne esistono diverse? Qual è la differenza tra bioeconomia e bio-based economy? È possibile misurarla? Oltre a fornire risposte, il libro adotta un metodo interessante: alterna una vasta gamma di dati raccolti da diverse fonti a una serie di interviste con esperti nazionali e internazionali, documentando le trasformazioni nelle politiche pubbliche, nella ricerca e nelle strategie industriali. Una panoramica che esplora tutti i principali settori coinvolti, dall’automotive all’alimentare, dall’edilizia fino al tessile e alla moda, con particolare attenzione a ciò che sta accadendo nei paesi leader di questa trasformazione, dove economia, ambiente e società sono strettamente collegati. Un altro punto centrale del libro è l’analisi approfondita delle strategie adottate dagli enti pubblici che, a vari livelli, hanno agito su questi temi negli ultimi anni. Una guida per comprendere un settore economico in rapida crescita e acquisire competenze da applicare nei vari ambiti influenzati da questa evoluzione. Prefazione di Jennifer Holmgren. Introduzione di Francesco De Leonardis.
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