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Chi trova un amico trova un tesoro (DVD) di Sergio Corbucci - DVD
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Descrizione


Uno skipper ed un clandestino naufragano su un'isola deserta dove cercano un tesoro, dividendo le loro avventure tra una tribù d'indigeni, un gruppo di pirati ed un soldato giapponese abbandonato dall'ultima guerra.
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Dettagli

Italia
1981
DVD
8034650010937

Informazioni aggiuntive

DVD Storm, 2012
Koch Media
90 min
Italiano (Dolby Digital 5.1);Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono);Inglese (Dolby Digital 1.0 - mono)
1,85:1 Wide Screen

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OskarSchell
Recensioni: 5/5

Uno dei miei film preferiti e uno dei più divertenti di questa fortissima coppia.

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*Sir Psycho Sexy*
Recensioni: 4/5

altro bel film di questi geni della comicità...da piccolo era uno dei miei preferiti..

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Giò
Recensioni: 5/5

Inseguito da degli strozzini, lo scommettitore incallito Alan Brady (Terence Hill) si decide finalmente a cercare, per conto di suo zio, un tesoro risalente alla seconda guerra mondiale. Si nasconde quindi sulla barca di Charlie O’Brien (Bud Spencer) un rude navigatore solitario sponsorizzato da una disgustosa marmellata. Naufragati sull’isola del tesoro, i due scoprono che questa non è affatto deserta come sembra, e s’imbattono in una tribù di pacifici selvaggi, una ciurma di pirati vestiti da metallari, e un vecchio soldato giapponese convinto che la guerra sia ancora in corso. Più che una coppia d’attori, Bud e Terence sono diventati un vero e proprio “genere”. Un genere peraltro unico: un cinema d’avventura per famiglie, con scazzottate coreografate come in un musical o in un film di kung-fu, gag da comiche del muto e da cartoon, e musiche simpatiche e orecchiabili di quelle che fischietti sotto la doccia. Non c’è quindi da aspettarsi che i loro film siano molto diversi tra loro, ma questo (diretto dal bravo Sergio Corbucci di Django) è, forse, il loro capolavoro, dove la collaudata formula Sorrisi & Cazzotti si sposa col più classico dei filoni avventurosi, la caccia al tesoro su di un’isola tropicale. Mai come in questo caso la comicità non è affidata solo ai nostri eroi, ma anche ai personaggi di contorno, come la corpulenta regina indigena Mama (Louise Bennett), il samurai rimbambito Kamasuka (John Fujoka) e il loro demenziale figlio Anulu (interpretato dal caratterista e stuntman Sal Borgese, assiduo collaboratore della coppia Spencer-Hill). Il ritmo è perfetto, l’uso delle location incantevole, le battute memorabili (“Saranno antropofaghi ?” “Mah, a me sembrano profughi.”, “Dovete scusare, ma nostro stregonzo un po’ scemonzo anche lui.”) e il colpo di scena finale lascia a bocca aperta sia per la sorpresa sia per le risate. Un film che conosco a memoria ma che rivedo sempre volentieri, soprattutto nelle tranquille e sonnacchiose sere d’estate, quando si ha voglia di sognare l’avventura.

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Conosci l'autore

Bud Spencer

1929, Napoli

Nome d'arte di Carlo Pedersoli, attore italiano. Campione di nuoto, trascorre alcuni anni in Sud America e – tornato in Italia – si laurea in giurisprudenza, prima di debuttare sul grande schermo come comparsa in Quo vadis? (1951) di M. LeRoy. Scelto dal regista G. Colizzi, abbandona definitivamente lo sport (nel 1952 aveva partecipato alle Olimpiadi di Helsinki come nuotatore e giocatore di pallanuoto), cambia nome nel 1967 e si dedica al cinema, recitando accanto a T. Hill nei western I quattro dell’Ave Maria (1968) e Dio perdona... io no! (1968), entrambi di Colizzi. In Lo chiamavano Trinità... (1970) e Continuavano a chiamarlo Trinità... (1971) di E.B. Clucher, la coppia Hill-Spencer modifica pro­fon­da­men­te il western all’italiana, che si allontana sempre più dal modello americano e...

Terence Hill

1939, Venezia

"Nome d'arte di Mario Girotti, attore e regista italiano. Di madre tedesca e padre italiano, trascorre l’infanzia a Dresda, in Sassonia. Debutta nel cinema a dodici anni in Vacanze con il gangster (1952) di D. Risi, poi partecipa a film assai diversi tra loro (da Gli sbandati, 1955, di F. Maselli, a La grande strada azzurra, 1957, di G. Pontecorvo, da Le meraviglie di Aladino, 1961, di H. Levin e M. Bava, a Il Gattopardo (1963) di L. Visconti, spesso in ruoli secondari, per potersi pagare gli studi classici. Negli anni ’60 soggiorna in Germania dove è impegnato in alcuni film western e di avventura. Nel 1968 interpreta l’ironico spaghetti-western Dio perdona... Io no! di G. Colizzi. Si tratta di un film cruciale: durante le riprese in Almeria incontra L. Hill, che sposa e da cui prende il...

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