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Un bel libro perchè ci lascia un'atmosfera, di mistero, di nascondimento,di orrore.Il curatore Hans Tuzzi sembra giocare con i lettori,probabilmente l'autore del racconto sarà lo stesso Adriano Bon, che apprendo dalla rete si cela dietro lo pseudonimo.Il finale non rivela nulla di straordinario, anzi lascia nei dubbi, ci eredita a mio parere che non c'è alcunchè da aspettarsi da codici, frasi occulte, fantasie esoteriche, basta la realtà a darci eventi strabilianti ed appassionanti.Un istinto forse eccessivo alla pignoleria mi spinge a precisare che diversamente da come esprime il personaggio del narratore, Darwin non riteneva che noi discendessimo dagli scimmioni, ma che l'uomo e la scimmia derivassero da un antenato comune. Passato nel dimenticatoio ciò, vorrei sottolineare anche la bellezza dello stile della storia, curato, misurato, vedasi come viene puntualizzata la stipulata pace tra Stati attraverso la descrizione di una passeggiata. Un libro che consiglio a chi ama le atmosfere gotiche e nere, con richiami ad Edgar Allan Poe e Bram Stoker.
"Città di mare con nebbia", Sandor Weltmann Per gli amanti bibliofili di certa letteratura gotica colta, leggere "Città di mare con nebbia" è un po' come per un appassionato di vini entrare nell'enoteca Pinchiorri. Sandor Weltmann, pseudonimo di Hans Tuzzi (a sua volta uno pseudonimo), è uno dei nomi usati dal diabolico dottor Mabuse di Fritz Lang, e la vicenda ambientata nel 1888 in una città del Baltico che ricorda Lubecca pare più di tutto figlia del cinema espressionista tedesco. Gioco di specchi, labirinto di citazioni, mappa del tesoro punteggiata di indizi enigmatici che come le scale di Escher fuggono dalla geometria di questo mondo, il romanzo contiene tutti gli ingredienti di genere, nonché i suoi cliché con ironia digeriti, configurandosi come un gustoso divertissement. Da leggere comodamente seduti in poltrona davanti al camino acceso, con un calice di sauternes a portata di mano
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