La solitudine dei numeri primi

E poi ci meravigliamo che ai Festival del Cinema non vinciamo neppure il cucchiaio di legno.... La definizione di film mediocre sta stretta alla "Solitudine dei Numeri Primi". Sarebbe meglio dire "Film non pervenuto". Il film non ha un inizio e non ha una fine. Una storia senza senso che presuppone che lo spettatore già conosca il libro da cui è liberamente tratto. Un film senza senso e senza tecnica, in cui spicca una grande assente: la storia. Un esercizio di maniera degno, forse, di un cortometraggio sperimentale e non certo di un format cinematografico vero e proprio. Gli attori si impegnano, ma davanti al nulla assoluto è difficile fare qualcosa di buono. Da dimenticare.

Non ho letto il libro ma il film mi è piaciuto. Il cast molto bravo, l'unica pecca riguarda le scelte musicali nel senso che le ho trovate veramente "stonate" in alcuni contesti facendoli perdere d'intensità rendendo a mio parere un pò ridicoli fin anche dei momenti drammatici. Leggermente caotico verso il finale ma comunque nel complessivo non è poi così male.

Non ho letto il libro, pero' il film mi è piaciuto. Il cast molto bravo, l'unica pecca e su questo concordo con le recensioni precedentemente scritte riguarda le scelte musicali presenti nel film nel senso che le ho trovate veramente "stonate" e che in alcune scene fanno proprio perdere d'intensità il film rendendo a mio parere ridicoli fin anche dei momenti drammatici. Un po' caotico verso il finale ma comunque nel complessivo non è poi così male.