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Non me l'aspettavo bello
Capita raramente di trovarsi di fronte ad un film che racconta l'infanzia in modo così. In modo così spontaneo, e vivo, e pieno dell'angustia e della leggerezza tipiche di quell'età: quei sentimenti che vanno e vengono, che irrompono a volte con violenza e, in maniera altrettanto sorprendente, svaniscono. Una volta c'era Truffaut, che sapeva cogliere le sfumature dei caratteri dei bambini, e le sapeva seguire, e far sue. "I bambini sono tra gli attori più difficili da dirigere", diceva: e intanto ci regalò capolavori come I 400 colpi. Poi altri, spesso nel cinema francese, e spesso attraverso un approccio documentaristico o semi-documentaristico: da Maurice Pialat a Nicolas Philibert. Carla Simon, di origine spagnola, con Estate 1993 si esprime grazie alla medesima sensibilità: una materia autobiografica, uno sguardo diretto, uno stile rispettoso dei personaggi, dei luoghi, dei sentimenti che racconta: la macchina da presa li accompagna e li osserva muoversi e crescere, senza mai (apparentemente) intervenire. Ne emerge quello che il cinema dovrebbe forse essere: un'immedesimazione nel luogo e nel tempo, nell'estate del 1993 dagli occhi della protagonista bambina; e, al contempo, il filtro leggero dell'attuale occhio adulto, la macchina da presa che si volta, e guarda al passato. Come la registrazione di un attimo, e la consapevolezza che fa parte di qualcosa che è accaduto, e sta accadendo, e accadrà, in qualche modo, dentro di sé.
Recensioni
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Un dramma enorme raccontato per piccolissimi momenti: così Carla Simòn trova la misura giusta per portare la sua infanzia sullo schermo
Trama
Nell' estate del 1993, Frida, una bambina di 6 anni che ha appena perso la madre, si reca in campagna presso la casa degli zii. Qui sperimenta il calore della "nuova famiglia" e stringe amicizia con Anna la loro figlia di 3 anni.
Ma nonostante la vacanza idilliaca, dentro Frida è annidato un dolore inespresso che sfocia in un comportamento progressivamente problematico. Riuscirà a superare il suo lutto nell'arco dell'estate?
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