Vita di Luciano De Crescenzo scritta da lui medesimo

Uno dei libri che spesso rileggo. Come al solito riesce a non annoiare e a far sorridere. Nessuna delle due cose, che appaiono semplici quando lo fa lui, lo sono.

Un libro davvero esilarante in alcuni passi. Il capitolo tragicomico sul periodo di guerra è da antologia. Per il resto, mi pare tecnicamente molto simile a "Vita morte e miracoli di un pezzo di merda", di Paolo Villaggio: non è una vera autobiografia, ma momenti sparsi più o meno significativi di varie fasi della vita dell'autore. Voglio dire... è come descrivere un'auto limitandosi a ruote, motore e cruscotto. Tutto il resto (i legami tra i vari componenti) rimane indeterminato (legittimamente).

Nessuno avrebbe il coraggio di dire ke non è un ottimo libro.é stato il primo libro di De Crescenzo ke ho letto e devo ammettere di non essermi per niente pentita. Consiglio a chiunque di leggerlo.Esprime drammaticità raccontando quelle che sono le difficoltà ke deve affrontare una numerosa famiglia per sopravvivere alla guerra e nello stesso tempo suscita il riso.L'autore affronta varie tematiche,dal sesso alla filosofia,tutte coperte da un velo di ironia.Riguardo la filosofia..non vedo l'ora di incominciare a studiarla l'anno prossimo a scuola.Infine..complimenti al grande De Crescenzo