L'incanto del lotto 49

Per conoscere Thomas Pynchon e la sua scrittura divertente e ricca di dettagli e particolari, consiglierei, a chi vi si avvicina, proprio la lettura de "L'incanto del lotto 49". Nonostante il suo modo di scrivere molto contorto - e spesso sconcertante - Pynchon è soprattutto un'autore assai brioso e ricco di umorismo (io mi sono sorpreso a ridere più volte durante la lettura del libro). Ritengo che coloro i quali lo hanno considerato negativamente, forse sono più abituati a leggere polpettoni insapori come - ad esempio - i volumi dei legal-thriller USA, tutti uguali l'un l'altro, e senza personalità.

Giusto sperimentare di tanto in tanto letture e autori fuori dagli schemi. Arricchisce e fa pensare: fa pensare con gioia a quello che si leggerà dopo.

si sa come é Pynchon: forse geniale, sicuramente dotto, certamente irritante, solo a tratti convincente. questo romanzo ha tutti i difetti e le incongruenze di questo autore, e il pregio peró di essere breve e non costringere quindi il lettore alla costante lotta - la costante angoscia - con le astrusitá ad es. di un Arcobaleno della Gravitá. che poi questa storia di truffe e complotti postali possa appassionare, credo dipenda molto dalla disposizione del lettore a leggere come un giallo quello che di fatto é un giochino combinatorio, con peró qualche pagina (specie alla fine molto riuscita) con squarci di veritá sull´America (paragonata credo alla madre di tutti i complotti)