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Quando la vita ti manda al tappeto, puoi solo rialzarti.
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Colpita da un'altra lettura dello stesso autore ho voluto acquistare questo testo. Beh gia dai primi capitoli mi ci sono rivista rispecchiata. Scritto davvero molto bene, toccando con enfasi e tatto tematiche profonde ed importanti. Ho pianto molto e mi sn lasciata trasportare tra le righe.
"Per un istante Giada ebbe l'impulso di alzarsi e andarsene via. Prendere lo zaino, mettere la giacca, lasciare la scuola senza una parola." (p. 16) "Simona si sentiva impotente e stupida. Era assurdo scoprire verità da una chat e cercare di conoscere sua figlia da un social network, invece che andare a parlarle nella sua stanza, adesso." (p. 88) "Ma tutte quelle possibili esistenze si erano diluite progressivamente in questa vita, tutte le possibili versioni di lui si erano disciolte nell'assistente capo della Polizia di Stato Paolo Pastorino come lo zucchero scompariva nei troppi caffè bevuti durante i turni di servizio." (p. 109) "La Nuciari sembrava felice solo quando spiegava storia dell'arte: trovava la sua personale salvezza nelle colonne doriche, ioniche e corinzie (...) Si attaccava alle poche ore in ogni classe come a un'ancora." (p. 182) "Il male danzava nel buio intorno a De Roma, colpiva e schivava, colpiva e schivava. Calci e pugni di dolore che entravano nella guardia del maestro e poi ancora più giù, fino al cuore." (p. 266) Una figlia difficile e diversa, una madre ipocrita, un padre tormentato. E la fatica di trovare dei Maestri, o di esserlo. E poi, forse, la vera protagonista del romanzo: Genova. "Il ponte spezzato era una passatoia di cemento davanti a lei, la strada dritta, poi il niente." (p. 434) Gazzaniga è irrimediabilmente ligure e dei Grandi Liguri ha il senso della giustizia (vedi De André) e la capacità di ergere il particolare a metafora dell'universale (vedi Montale). Terzo romanzo, terzo chapeau, e, per la terza volta, la sensazione che per Gazzaniga la letteratura sia un caso particolare dell'autobiografia. Da leggere, rigorosamente in poco tempo come sempre, con fame atavica.
Romanzo che conferma la grandissima capacità dell'autore di descrivere in modo profondo, ma con grande leggerezza, la quotidianità umana. Uno di quei libri che vorresti durassero in eterno!
Recensioni
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