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Comune. Oltre il privato e il pubblico - Michael Hardt,Antonio Negri - copertina
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Comune. Oltre il privato e il pubblico - Michael Hardt,Antonio Negri - copertina

Descrizione


Dopo il comunismo e il capitalismo, oltre Karl Marx e Adam Smith c'è la vera alternativa: il "comune", ovvero il bene comune. Insieme di conoscenze, linguaggi, affetti, energie, mobilità e natura, questo patrimonio generale è ciò a cui deve tendere la moltitudine se vuole modificare davvero, dalle radici, l'impero economico odierno. Non attraverso l'insurrezione armata o la violenza sovversiva. Ma con una serie di pratiche che mira a restituire alle masse quello che appartiene loro di diritto, da sempre: la sovranità. In questo ultimo capitolo della trilogia inaugurata da "Impero" e proseguita con "Moltitudine", Michael Hardt e Antonio Negri delineano un modo rivoluzionario di pensare la nostra epoca, completando un'opera destinata a essere per il XXI secolo ciò che il "Capitale" è stato per il XX. Dalla critica alle teorie del fascismo globale alla marginalizzazione umiliante delle classi produttive, dalle contraddizioni del sistema mondiale alla fine progressiva della funzione del capitale, dal fallimento dell'uni-lateralismo alla crisi che fa ormai da sfondo alla nostra vita, gli autori ci guidano in un percorso in cui modernità e tradizione, passato e futuro convivono.
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Dettagli

2010
8 settembre 2010
427 p., Rilegato
9788817038416

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Francesco
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Un testo fondamentale, suggestivo, intrigrante. Spiazza la retorica del riformismo, studia in maniera approfondita e limpida la globalizzazione, prendendo anche le distanze dalle forme di antagonismo improduttive che finisco per essere funzionali al capitale. Oltre il pubblico, oltre il privato, c'è il Comune.

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Voce della critica

Punto di approdo della trilogia avviata un decennio fa con Impero e proseguita con Moltitudine (2004), questo lavoro di grande respiro culturale e politico si incentra sul progetto "etico" di costruzione "di una possibile democrazia globale". In polemica con varie ipotesi di democrazie cosmopolitiche "socialdemocratiche" di ispirazione kantiana (Giddens, Beck, Habermas, Held), alle quali gli autori dedicano pagine di notevole lucidità critica, Hardt e Negri sostengono la piena valorizzazione, nelle vite delle "singolarità" che costituiscono la "moltitudine" dei "poveri" ("poveri, migranti e lavoratori precari") del pianeta, del cosiddetto "comune". Con questa espressione deve intendersi, dicono Hardt e Negri, "in primo luogo, la ricchezza comune del mondo materiale – l'aria, l'acqua, i frutti della terra e tutti i doni della natura" – e "con maggior precisione, tutto ciò che si ricava dalla produzione sociale, che è necessario per l'interazione sociale e per la prosecuzione della produzione, come le conoscenze, i linguaggi, i codici, l'informazione, gli affetti e così via". Ricco di riferimenti sociologici e di filosofia politica, il libro, come altri lavori di Negri, soffre sul piano della specifica analisi storica (si veda Michael Merrill, in "International Labor and Working-Class History", autunno 2010) e denuncia, per così dire, un eccesso di "immanenza", come se il "comune" fosse già una realtà pienamente operante. Ma resta una coraggiosa e visionaria provocazione con la quale pare difficile non confrontarsi.
Ferdinando Fasce

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Conosci l'autore

Michael Hardt

1960, Washington

Michael Hardt (DC, 1960) è professore associato nel dipartimento di Letteratura alla Duke University. Feltrinelli ha pubblicato Questo non è un Manifesto (con Antonio Negri; 2012).

Antonio Negri

1933, Padova

Antonio Negri (conosciuto come Toni Negri) è un politico e filosofo tra i più noti pensatori e teorici dell'estrema sinistra italiana tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Ha insegnato in diverse università europee e la sua produzione teorica ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali. Il libro che l’ha reso famoso nel mondo è Impero, scritto in collaborazione con Michael Hardt, testo fortemente critico della globalizzazione liberista e del moderno imperialismo.Nel 1969 è stato tra i fondatori di Potere Operaio, gruppo operaista della sinistra extraparlamentare; nel 1979 è stato accusato di complicità politica e morale con il gruppo terroristico delle Brigate Rosse, in un processo molto discusso nel quale è...

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