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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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«Potevamo giocare al potere, esplorare ruoli che non ci erano ancora permessi al di fuori di quelle quattro mura, ma perché quello spazio fosse sacro, doveva essere considerato sacro da tutti noi»
«Come per Joan Didion, per Vogel l’atmosfera è tutto, e le sue frasi sono perfette e incisive come una puntura di medusa» - John Freeman
«Consenso è una storia di lutto, solitudine e sadomasochismo. […] Ma non troverete traccia di cliché: i frustini diventano parte di una moderna storia d’amore, solitudine e guarigione, in un contesto irrequieto che ha le sfumature della storia newyorkese Cat Person di Kristen Roupenian» - The Guardian
«Splendidamente scritto, misterioso e avvincente» – Janet Fitch, autrice di "Oleandro bianco"
Dopo la sparizione del padre, disperso nell’oceano al largo della costa di Los Angeles, Echo si inabissa lentamente in uno stato di paralisi emotiva: priva di punti di riferimento e disorientata dalla freddezza e dall’instabilità della madre, dopo il fallimento di un’improbabile carriera di attrice Echo cerca di trovare conforto nell’unico modo che conosce: perdendosi nella vita di estranei. Quando nella sua vita irrompe una dominatrice di nome Orly, Echo intraprende un percorso che la porterà a sperimentare un’inedita possibilità di relazione con il mondo e con se stessa, al cui interno la potenza dei sentimenti sopiti troverà un nuovo, prorompente spazio in cui esistere.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mi sono avvicinata a questo libro perché è stato consigliato da uno Youtuber che seguo molto, ma non ha incontrato affatto i miei gusti. Nonostante lo stile approcciabile, non lascia nulla. E nel complesso non lo consiglierei a nessuno.
Un talento questa scrittrice! Romanzo che affronta con eleganza e misura tematiche sociali di non facile scrittura. Davvero ben costruito!
Adoro questo libro 😍
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Consenso è una faticosa storia di risveglio e liberazione. L’esordio letterario dell’americana Saskia Vogel esplora la psiche umana in due fra i processi più intimi e delicati: l’elaborazione del lutto e l’accettazione della propria sessualità.
Echo è una giovane donna allo sbando. La madre, tedesca trapiantata in America, oscilla tra la depressione e le recriminazioni; il padre, uomo di successo, spigliato, vincente, è scomparso durante un’escursione con la figlia: per distrazione o per malore, è scivolato dalla scogliera ed è stato inghiottito dal mare.
Vengono chiamati i soccorsi, ma l’uomo, il corpo, la salma non viene ritrovata. Per Echo è il punto di rottura: la complessa gestione del lutto dà il colpo di grazia a una ragazza sensibile, ossessionata fin da piccola dalla caducità delle cose e dall’inospitalità del paesaggio californiano.
Per resistere al burrascoso matrimonio dei genitori, per procedere senza farsi ferire dal mondo, Echo è diventata attrice ma, a meno di trent’anni, la sua carriera è già fallita. La protagonista si lascia trascinare dagli eventi, si concede a uomini che non ama per mascherare la vergogna del suo primo amore, il rapporto proibito con una compagna di scuola.
La prima parte del romanzo è difficile. L’azione stenta a decollare. Restiamo con Echo in una palude mentale di autodistruzione, di arrendevolezza, di ostinazione – anche – a rimanere nella propria meschinità. Echo è “miserable”. Solo l’incontro con Orly, bellissima e sicura di sé, dà una scintilla, promette uno sviluppo incendiario.
Orly, infatti, è una dominatrice. Sebbene sia giovane, nell’ambiente BDSM è rispettata e ricercata. Insieme a lei vive Lonnie detto “Mignolino”, un uomo che le si è completamente asservito, dopo aver ricevuto l’umiliazione cercata per tutta la vita, repressa per anni ed esplosa, infine, in una ricerca avvilita e condita di sensi di colpa.
Echo entra in questo mondo con cautela e lentezza. L’infatuazione per Orly, che la ricambia, le permette di uscire poco per volta dal guscio di insensibilità in cui si era rinchiusa; la ragazza prende coscienza di sé e del suo desiderio, ma anche della povertà sentimentale sperimentata fino a quel momento.
Questo romanzo rovescia la prospettiva del sesso. Il mondo del sesso sadomaso, a dispetto degli stereotipi, è più libero di quello “normale”: noi lettori accompagniamo Echo nella progressiva scoperta dei lati oscuri del sesso “socialmente accettabile”, che nella sua apparente libertà nasconde inganni e coercizioni – spesso ai danni di Echo, ma possiamo ampliare questa riflessione alla donna in generale; il BDSM brutto e cattivo rivela, dietro la violenza e il dolore fisico, il grande rispetto per il consenso e per la libertà di ognuno.
Lo stile della Vogel è ipnotico e in alcuni punti dolorosamente acuto e toccante. Non si può non apprezzare la maturità dell’autrice nel trattare temi così delicati come la morte, l’amore, il sesso, le difficoltà dei rapporti famigliari e il tremendo vuoto di un mondo – Los Angeles – ferocemente votato al successo, alla corsa, ad un affanno che nasconde malamente incertezze e sofferenze.
Tuttavia, il materiale narrativo è mal distribuito: il processo di rinascita di Echo comincia relativamente tardi e appare quasi frettoloso. Alla conclusione del libro resta l’insoddisfazione per una storia incompleta, incastrata a forza in uno spazio troppo ridotto. La parte iniziale, infatti, è troppo lenta e inconcludente, quasi che la storia procedesse in tondo. Non è un problema in assoluto, sia chiaro, ma di fronte a un romanzo che si propone di raccontare altro, questa scelta non è vincente.
In sintesi, Consenso è un esordio di tutto rispetto, che tratta con sapienza e delicatezza elementi non facili e una trama coraggiosa. C’è uno sbilanciamento tra la prima e la seconda parte, derivata forse da una gestione non oculata della materia letteraria, ma si tratta di un problema imputabile all’inesperienza dell’autrice, e che sicuramente non si ripeterà in futuro.
Recensione di Sonia Aggio
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