L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +10 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Due ipotesi preliminari guidano questo percorso all'interno dell'opera artaudiana: La prima è che sia possibile guardare alla pratica teatrale come ea un vero e proprio "laboratorio teoretico": là dove si apre teoresi come visione di una scena; là dove tale visione è co-produttrice e co-prodotto di rappresentazione; là dove tale costitutiva relazione tra visione e rappresentazione produce segni; là dove tali gesti sono gesto produttivo di senso e di mondo; là dove tale gesto, infine, è gesto di scrittura (gesto che fa segno). E' infatti la stessa scrittura di Antonin Artaud che, mentre mostra la portata precipuamente teatrale del proprio gesto, progressivamente si impone come esercizio di un pensiero in azione o, indifferentemente, di un teatro metafisico. Che un pensiero possa costituirsi solo in relazione all'esercizio concreto di una pratica determinata è dunque la seconda ipotesi che si è cercato di vagliare, ritenendo che essa, nel caso specifico di Artaud, si trovi esposta al proprio intrinseco azzardo.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore